Calciomercato: occhi puntati su Caturano, incedibile Lescano

Trapani – I granata del patron Valerio Antonini in questo girone di ritorno hanno voglia di raggiungere un obiettivo: la vetta della classifica. E questo si può raggiungere solo con una squadra che ha al suo interno giocatori con un grande potenziale. Così si sta già cercando e tra i possibili nomi ecco spuntare Salvatore Caturano, in forza al Potenza. L’idea è affiancarlo all’attuale capocannoniere di Serie C Facundo Lescano, attuale capocannoniere del campionato, per creare un attacco dall’altissimo potenziale.

Caturano ha realizzato 12 gol in 15 presenze in campionato ed è ritenuto un attaccante tra i più prolifici del campionato.

Intanto il patron Antonini placa le voci che parlano di un interessamento della Salernitana per Lescano, a queste voci lo stesso Antonini risponde “è incedibile”. “A chi si è prodigato nel pubblicare notizie su presunte trattative su Facundo, ribadisco che il giocatore è fondamentale per la squadra e solo cifre a sei zeri e la sua volontà ad andare in una categoria superiore potrebbero farmi riflettere. Il Trapani Calcio lotterà per la serie B sino all’ultimo” – sottolinea Valerio Antonini.

Blitz antimafia della finanza a Mazara, gli indagati davanti al Gip non parlano

Palermo – Tutti gli indagati coinvolti nell’operazione antimafia effettuato dalla Guardia di Finanza di Palermo e che ha coinvolto il mandamento di Mazara del Vallo, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere nel corso degli interrogatori di garanzia davanti al gip di Palermo Fabio Pilato. Il blitz lunedì scorso ha visto 17 arresti tra Mazara del Vallo e Marsala, 7 persone sono finite in carcere e dieci ai domiciliari.

L’operazione ha smantellato il controllo mafioso delle aree rurali del versante sud del Trapanese. E come figura chiave del mandamento mafioso di Mazara (di cui fa parte Marsala) emerge quella di Pietro Burzotta. Genero del defunto boss Vito Gondola, Burzotta avrebbe raccolto l’eredità criminale del suocero, assumendo un ruolo di primo piano nella gestione delle aree di pascolo.

Nell’indagine anche un episodio di turbativa d’asta ad una vendita giudiziaria. Quella di un terreno, tra Mazara e Petrosino, della società «Orto Verde» di Giuseppe Alberto Argano, dichiarata fallita dal Tribunale di Marsala. Secondo le indagini della Dda, il tentativo di turbativa è stato orchestrato da affiliati mafiosi, tra cui Domenico e Pietro Centonze e Michele Marino, avvalendosi della forza intimidatoria di Cosa Nostra, avrebbero allontanato gli offerenti dalla procedura con minacce, collusioni e promesse, per farlo aggiudicare a soggetti vicini all’organizzazione.

Sorpreso per strada, 19enne arrestato per evasione dai domiciliari

Marsala – I Carabinieri della Stazione di Marsala hanno arrestato, per evasione e violazione del divieto di avvicinamento, un marsalese di 19 anni sottoposto agli arresti domiciliari col divieto di avvicinamento alla madre.

I militari hanno sorpreso il pregiudicato sulla pubblica via in compagnia della madre.
Tratto in arresto, a seguito dell’udienza di convalida è stato sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari.

Rapina al Credem di Trapani, assolto Gioacchino Cardella

Palermo – Il 6 luglio 2020 tre uomini con il volto coperto da mascherina anti Covid aveva fatto irruzione nell’agenzia Credem di via Virgilio riuscendo a sottrarre circa 65 mila euro. I tre erano stati arrestati nel febbraio dell’anno successivo dalla Squadra mobile di Trapani in collaborazione con i colleghi di Palermo grazie a intercettazioni telefoniche e all’esame di diversi sistemi di videosorveglianza.

Ieri la II sezione della Corte di Appello di Palermo ha assolto il palermitano Gioacchino Cardella, 55 anni, che in primo grado era stato condannato a 16 anni di reclusione. Cardella, difeso dall’avvocato Umberto Coppola del Foro di Trapani, aveva scelto il rito ordinario ed è stato assolto «per non aver commesso il fatto» e per lui è stata disposta l’immediata scarcerazione dagli arresti domiciliari.

I due complici, Giuseppe Giaccone e Gaetano Immesi, entrambi palermitani, erano stati condannati dal gup di Trapani a 6 anni di reclusione con rito abbreviato.