Anticipo della nona giornata di Serie C. In campo Trapani vs Messina

Erice  – I granata stasera allo stadio Provinciale se la vedranno con il Messina nell’anticipo della nona giornata di campionato. Una sfida delicata visto che quello tra i granata e i biancoscudati sarà il primo derby tra squadre siciliane della stagione. Fischio d’inizio alle  20:30.

Il Trapani arriva da sei risultati utili consecutivi è una squadra attrezzata per un campionato di vertice. Il vantaggio del Messina potrebbe essere quello di non avere nulla da perdere giocando in trasferta contro una squadra che sulla carta, e in classifica, le è superiore e avrà maggior pressione di non dover fallire un derby

Il tecnico Salvatore Aronica chiede ai suoi ragazzi massima concentrazione: “Con la settimana corta abbiamo la possibilità di riscattare il primo tempo non del tutto bellissimo che abbiamo disputato contro il Sorrento. Contro il Messina sarà partita vera e siamo pronti e carichi per affrontare questo derby nel migliore dei modi. Sarà un derby importante. In Sicilia ce ne sono parecchi ed è il primo che affrontiamo. Siamo consapevoli dell’importanza e della valenza del Messina, che è un’ottima squadra. Siamo pronti ad affrontarli con il coltello fra i denti”. 

Nel presentare la partita l’allenatore del Messina il mazarese Giacomo Modica ha sottolineato che bisognerà avere  “Testa libera e tanto cuore”. Puntualizzando come “i granata siano una squadra forte ma non bisogna temerli e soprattutto mantenere la propria identità per tutta la partita per non subire in difesa”. Il Messina, a quota 7 in classifica, dovrà provare ad invertire la rotta in trasferta, dove ha raccolto appena un punto in quattro gare.

Aggiornamento. Si cerca Maurizio Chirco, l’uomo manca da casa da ieri mattina

Aggiornamento – Ritrovato Maurizio Chirco …
Erice – Si cerca Maurizio Chirco, 47 anni. Dell’uomo non si hanno più notizie da ieri mattina da quando è uscito dalla sua abitazione che si trova nei pressi dell’ex sala per trattenimenti “Panorama”.Un appello è stato lanciato sui social. Chiunque avesse notizie utili per il ritrovamento è invitato ad informare le Forze dell’Ordine. Indagano i Carabinieri.

Vela. A Trapani nel fine settimana il VII trofeo Ciaccio Montalto

Trapani – Le acque antistanti Trapani e le Egadi, tornano ad essere location per la VII edizione del “Trofeo Giangiacomo Ciaccio Montalto – regata d’altura”. La regata in suo onore e memoria inizia con le prime prove in acqua domani e domenica e si concluderà il 26 ed il 27 ottobre con le ultime due giornate in mare, condizioni meteo permettendo. A contendersi il Trofeo Challenge, che detiene “Elima” degli armatori Sugamele/Cappello soci della Lega Navale vincitori della VI edizione, 20 barche, provenienti da circoli velici Siciliani.

In acqua anche Vega con il suo equipaggio. Vega è la barca a vela sequestrata agli scafisti a Siracusa che dopo la confisca è stata affidata alla lega navale di Trapani che attraverso un socio ha provveduto alla ristrutturazione e al rimessaggio per renderla di nuovo governabile in mare. A bordo di Vega tra cime, sartie e vele, per queste quattro giornate si cimenteranno, ospiti della lega navale, magistrati, ufficiali della guardia di finanza, dei carabinieri, della capitaneria di porto. L’equipaggio di Vega: l’avvocato Giulio Vulpitta, socio lega navale; il tenente di vascello Dario Gerardi – capitaneria di porto guardia costiera; il Ccapitanto Carmelo Di Franco, guardia di finanza C.te Sez operativa navale Trapani; un ufficiale dei carabinieri. Per l’associazione nazionale magistrati – sezione Trapani i magistrati: Giancarlo Caruso e Samuele Corso.

«Giangiacomo Ciaccio Montalto fu un grande appassionato del mare e della vela. Ci piace ricordare questo tratto umano, essenziale della sua personalità, insieme al suo ruolo di magistrato che con le sue inchieste svolse un ruolo centrale nelle indagini sulla mafia in provincia di Trapani e che per questo pagò con la vita, assassinato dai sicari di Cosa Nostra. Perché la sua figura rimanga viva tra i giovani è bene ricordare anche come ha vissuto, oltre che come è morto». A ricordarlo è Piero Culcasi, presidente della sezione di Trapani della Lega Navale.

Quella di Ciaccio Montalto è la storia di un magistrato onesto, che prima di tutti aveva capito dove colpire la mafia per vederla sconfitta, i soldi. Magistrato alla Procura di Trapani, fu ucciso da Cosa Nostra il 25 gennaio del 1983, a Valderice, non aveva ne scorta ne macchina blindata. Ciaccio Montalto, era nato a Milano il 20 ottobre avrebbe compiuto 83 anni. La lotta alla mafia e gli intrecci tra massoneria deviata e mondo imprenditoriale politico, ha visto in lui un precursore, svolgendo per primo indagini finanziarie e patrimoniali. Ciaccio Montalto nel corso della sua carriera si era occupato di inchieste delicate, come quella sulle distrazioni di denaro legate alla ricostruzione post terremoto del Belice.

Marsala: sequestrati 18 moto irregolari. Operazione all’alba

Marsala – Eseguita questa mattina  dalla Polizia Municipale di Marsala, una operazione che ha portato al sequestro di 18 motoveicoli privi di targa e senza copertura assicurativa. L’operazione si è svolta a partire dalle 5 in un cruciale snodo viario che collega le contrade di Ciavolo e Strasatti, un’area di forte transito quotidiano.Disposta e coordinata dal comandante della Polizia Municipale, Vincenzo Menfi, l’operazione è stata eseguita dagli ispettori e agenti Luca Isacco, Tommaso Maria, Maria Teresa Crea e Giorgio Zaccarias.L’ intervento segue altre analoghe iniziative messe in atto nelle settimane precedenti, con l’obiettivo di eliminare dalla circolazione mezzi irregolari che costituiscono una minaccia per la sicurezza stradale e pubblica. Nel complesso, le attività di controllo e sequestro condotte finora hanno portato alla rimozione di 60 motoveicoli senza targa, veicoli che, oltre a rappresentare un’insidia per la circolazione, possono essere utilizzati per la commissione di reati, sfruttando l’anonimato garantito dall’assenza della targa per mimetizzarsi nel traffico senza essere identificati.La mancanza di targa e assicurazione su questi veicoli non solo mette a rischio la sicurezza stradale, ma crea anche un grave problema di tracciabilità.

Senza elementi di identificazione visibili, i mezzi irregolari possono sfuggire ai controlli e risultare difficili da rintracciare in caso di incidenti o atti criminosi.La strategia di controllo si inserisce in un piano più ampio che la Polizia Municipale di Marsala sta attuando, con un’attenzione particolare alle aree periferiche e alle contrade più trafficate, dove spesso si annida una maggiore presenza di veicoli irregolari. La zona di Ciavolo e Strasatti, in particolare, rappresenta un importante punto di collegamento tra diverse contrade, e un’area su cui le forze dell’ordine hanno concentrato i loro sforzi di monitoraggio.I 18 motoveicoli sequestrati questa mattina sono stati conferiti ad un operatore munito della qualifica di gestore ambientale, incaricato della loro successiva alienazione. Con quest’ultimo intervento, il numero di veicoli sequestrati dall’inizio delle operazioni ammonta a 60, un risultato significativo per la Polizia Municipale di Marsala che, grazie a queste azioni coordinate, sta progressivamente migliorando la sicurezza sulle strade della città.L’operazione di oggi rappresenta dunque non solo un colpo all’illegalità, ma un ulteriore passo avanti verso una città più sicura, dove il rispetto delle regole diventa un imperativo per tutti coloro che vi circolano.

Giornata ecologica sul lungomare Dante Alighieri

Trapani – Di sacchi ne hanno riempiti tanti, raccogliendo rifiuti di ogni genere. Anche uno scaldabagno abbandonato dai soliti ignoti che trasformano la costa in discarica a cielo aperto.Giornata ecologia, questa mattina, sul lungomare Dante Alighieri, nel tratto compreso tra l’ex ipermercato Grande Migliore e San Cusumano. Protagonisti, gli studenti che frequentano gli istituti di Trapani ed Erice.  Hanno raccolto l’appello di Legambiente partecipando alla trentaduesima edizione di “Puliamo il mondo”.La spazzatura raccolta era concentrata nel tratto ricadente nel territorio di Trapani. Pulita, invece, la spiaggia di San Giuliano. I sacchi raccolti sono stati poi portati via  da un mezzo del Comune di Trapani.

Un comitato spontaneo per tutelare l’integrità naturalistica del litorale di contrada Stornello

Favignana – Il recente interessamento per l’acquisto di alcuni lotti di terreno in contrada Stornello che si estendono lungo un esteso tratto di costa di Favignana è finito al centro di polemiche. A far accendere i riflettori sulla vicenda il comitato spontaneo «Salviamo lo Stornello». La vicenda sta sollevando preoccupazioni tra i proprietari e gli abitanti della zona.

L’obiettivo del comitato, che esorta la comunità locale «a unirsi a questa battaglia per la difesa di uno degli ultimi angoli incontaminati di Favignana è quello di tutelare l’integrità naturalistica dell’Isola» «Nonostante le destinazioni urbanistiche previste consentano esclusivamente costruzioni a uso agricolo e residenze di campagna – dicono gli isolani, l’eventuale acquisto di questa area ha generato dubbi sulle reali finalità della compravendita». Il timore del comitato è che, «sebbene attualmente non vi siano segnali concreti di progetti non compatibili, l’eventuale realizzazione di strutture a uso diverso possa avere un impatto devastante sull’ambiente circostante. La costa, la vegetazione e la fauna locale, con riferimento alle specie di uccelli migratori che nidificano nell’area, sono particolarmente vulnerabili a fattori come l’inquinamento acustico e l’aumento della densità abitativa – fanno notare gli abitanti dell’isola – Ogni modifica rischierebbe di alterare in modo irreparabile il carattere incontaminato della zona».

Il comitato ha inviato comunicazioni agli uffici comunali e regionali, sollecitando l’applicazione rigorosa delle normative vigenti, inclusi il piano paesaggistico regionale e le direttive del programma Natura 2000. Nei prossimi giorni, è previsto un incontro con l’amministrazione comunale di Favignana per discutere della questione e garantire che venga preservata la tutela ambientale dell’area.

Marsala Tari 2024. Nessuna sanzione per il mancato pagamento entro i termini

Marsala – Il settore Finanze e Tributi del Comune di Marsala fa sapere che – a causa di ritardi nell’invio postale dei bollettini Tari 2024 – non è stato ancora completato il recapito a domicilio del plico spedito. Pertanto, non saranno applicati interessi e sanzioni per i pagamenti oltre il termine di scadenza fissato per ciascun F24, fermo restando che il pagamento della TARI 2024 va completato entro il prossimo 16 dicembre.

Scusandosi per il disagio causato, il Settore Finanze e Tributi evidenzia che i modelli di pagamento TARI possono essere scaricati accedendo alla pagina web istituzionale “servizi riservati ai cittadini” (https://marsala.comune-online.it/) oppure chiedendone copia all’Ufficio Urp sito del Palazzo Comunale di via Garibaldi (ingresso n. 6). Intanto gli Uffici Tributi comunali, per motivi tecnici, rimarranno chiusi giovedì prossimo, 10 ottobre.

Parco archeologico di Segesta, inaugurato il nuovo front office dopo incendio

Calatafimi Segesta –  Nuova veste per il Parco archeologico di Segesta frutto di un’operazione di restyling che ha interessato la zona della prima accoglienza, con un nuovo box per i custodi, il front office, la caffetteria e presto anche nuovi bagni per i visitatori dopo i danni causati dall’incendio dei mesi scorsi che distrusse gran parte delle aree di ristoro destinate al pubblico. Il nuovo punto di accoglienza “Segesta Culture Store”, che si trova proprio sotto il Tempio Dorico, allestito con sedute in legno e ampi spazi, si presenta con una veste accattivante, oltre che essere ecosostenibile e in linea con gli ultimi accorgimenti in termini di accoglienza museale.«Un disastro che si è trasformato in opportunità – ha detto l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato – Accanto alla tutela e alla valorizzazione, un impegno concreto per rendere accessibile e accogliente uno dei siti archeologici più affascinanti della Sicilia, ma soprattutto per porre in primo piano il visitatore». Soddisfazione anche per i numeri del Parco: «Incassi più che raddoppiati a seguito dell’adeguamento delle tariffe d’ingresso agli standard europei, con un incremento del 77 per cento – ha aggiunto il componente del governo Schifani – Il parco ha chiuso il bilancio consuntivo 2023 con 800 mila euro di avanzo di amministrazione, la metà dei quali reinvestita nel restyling del parco e nel recupero delle infrastrutture danneggiate dal rogo».

Tra gennaio e settembre 2024, gli incassi hanno raggiunto 2.149.395 euro (a fronte di 1.212.000 euro nello stesso periodo dello scorso anno), mentre i visitatori sono cresciuti del dieci per cento, toccando quota 283 mila rispetto ai 266.716 presenti negli stessi mesi nel 2023.  «I progetti messi in campo – ha sottolineato il direttore del Parco, Luigi Biondo – non riguardano solo un semplice restyling estetico ma un un percorso più ampio rivolto all’accessibilità del Parco e che sarà completato entro Natale. Abbiamo già ripulito e adeguatamente illuminato la gradinata che conduce al Tempio e rifatto la strada carrabile per consentire l’accesso alle famiglie con passeggini e ai visitatori con disabilità. Sono in corso, inoltre, una serie di interventi che spaziano dal digitale alla parte strutturale».All’interno dell’area ristoro sono presenti prodotti gastronomici a km zero, gli stessi che ogni domenica sono ricercati al Mercato degli Elimi, sotto il logo “Elymos”, fra cui il miele prodotto a Segesta e la pasta di grani antichi, la confettura dolce e salata di Calatafimi, l’olio e il vino di Segesta. Nel bookstore, invece, anche volumi e guide sui siti archeologici e i musei siciliani, oltre che un corner sui parchi e musei del Trapanese e il merchandising ufficiale del Parco archeologico di Segesta.

Al via i lavori per la pista ciclabile di Trapani

Trapani – Il capoluogo come una qualsiasi città dell’Olanda dove le piste ciclabili esistono da decenni e sono un pezzo della storia di questo Paese e dei suoi abitanti, abituati ad utilizzare come mezzo di trasporto proprio le biciclette per i loro spostamenti nelle città. Sono iniziati i lavori per la realizzazione della pista ciclabile a Trapani. Il cantiere è già visibile nel lungomare Dante Alighieri nel tratto che va da Piazza Vittorio Emanuele al confine con il Comune di Erice.

“Scelta strategica – scrivono dal comune – perché la nuova pista collega le due città lungo un percorso naturalistico ed ambientale meraviglioso. Il percorso ciclabile è previsto lungo un tracciato di 2.000 mt. che complessivamente attraversa il perimetro a nord della città, sarà a doppio senso di marcia, con larghezza complessiva di 250 cm. Sarà dotata di segnaletica orizzontale che comprende le strisce laterali continue, la striscia discontinua di mezzeria, il simbolo di pista ciclabile elongato e le strisce per attraversamento pedonale e di segnaletica verticale per l’indicazione della pista ciclabile e degli attraversamenti. Inoltre, all’intera superficie della pista verrà applicato un trattamento protettivo ecosostenibile di colore azzurro chiaro”.

Dia, scatta la confisca ai beni dei Paratore. Un patrimonio da cento milioni di euro

Catania – La Direzione Investigativa Antimafia sta eseguendo un provvedimento emesso dal Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione con il quale è stata disposta la confisca dell’imponente complesso societario e patrimoniale d Antonino e Carmelo Paratore, rispettivamente padre e figlio.

I due sono a capo di uno dei gruppi imprenditoriali più importanti della Sicilia orientale, operanti in svariati settori, ma principalmente nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti. Negli anni i due Paratore, sono riusciti a creare una vera e propria galassia di imprese, diversificando le attività della famiglia con società attive nei servizi di pulizia degli ospedali, nel settore immobiliare e nella gestione di un notissimo stabilimento balneare, sito sul litorale catanese.

La certosina indagine avviata nel 2020 dalla D.I.A.– in sintonia con la Procura distrettuale etnea – ha preso in esame la posizione economica, finanziaria e patrimoniale dei predetti imprenditori, già attinti da indagini penali coordinate dalla Procura etnea, sulla scorta delle quali erano stati tratti in arresto con l’operazione denominata “Piramidi”.Con il provvedimento di confisca, il Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione “ha riconosciuto il rapporto sinallagmatico sussistente da svariati decenni tra i Paratore e il boss ergastolano Maurizio Zuccaro, detenuto presso il carcere di Opera Milano, storico esponente del clan Santapaola-Ercolano, già condannato per l’omicidio di Luigi Ilardo nota “fonte Oriente” ucciso a Catania nel 1996.

Murizio Zuccaro (ergastolano) è cognato di Vincenzo Santapaola e nipote del capomafia Nitto Santapaola.

Il forte legame tra i predetti, conclamato in atti giudiziari, emerge con certezza anche dalla presenza dei Paratore al battesimo della figlia del boss Zuccaro e al matrimonio del primogenito di quest’ultimo, anch’egli condannato per reati in materia di mafia. I Giudici hanno riconosciuto – in linea con l’attività di indagine condotta dalla D.I.A. – che sia stata proprio tale vicinanza l’origine dell’impressionante escalation imprenditoriale di Antonino e del figlio Carmelo Paratore.

Le indagini svolte dalla D.I.A. hanno, infatti, passato sotto la lente di ingrandimento ben quaranta anni della loro evoluzione economica ed imprenditoriale. Da umile carpentiere Antonino Paratore è divenuto uno tra i più facoltosi imprenditori siciliani. Le complesse indagini patrimoniali, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia etnea, hanno consentito di appurare che l’ascesa imprenditoriale della citata famiglia ha avuto una formidabile impennata intorno alla fine degli anni 90 e che gli investimenti compiuti in quegli anni risultano caratterizzati da massicce immissioni di capitali non giustificate dalla capacità economico – finanziaria, flussi di denaro – sanciscono i Giudici del Tribunale Misure di Prevenzione – provenienti dall’attività illecita del boss Maurizio Zuccaro. Il quadro probatorio presentato all’Autorità Giudiziaria, oggi pienamente condiviso e richiamato nel decreto di confisca – è frutto di un lavoro investigativo minuzioso, che ha fatto emergere, tra l’altro, anche la perfetta correlazione temporale tra la crescita imprenditoriale delle imprese ed il ruolo di vertice assunto di fatto da Maurizio Zuccaro in seno al clan Santapaola-Ercolano.

Il provvedimento di confisca riguarda un patrimonio consistente in 14 società di capitali (operanti prevalentemente nei settori della raccolta e trattamento dei rifiuti, nella gestione di stabilimenti balneari, nell’acquisto, nella gestione e nella vendita di immobili), 8 fabbricati e in svariati rapporti finanziari, che da oggi è sotto il controllo dello Stato, per un valore complessivamente stimato in oltre 100 milioni di euro.

Il Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione – ha disposto nei confronti dei due Paratore padre e figlio, la misura della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di anni tre.