Gibellina proclamata Capitale dell’Arte contemporanea

Gibellina – È Gibellina, con il progetto Portami il futuro, la prima capitale italiana dell’arte contemporanea, il titolo introdotto quest’anno dal Ministero della Cultura. Oggi sarebbe stato bello se ci fosse stato anche il senatore Ludovico Corrao a vivere questa vittoria. Il sogno di un visionario appassionato del bello oggi ha avuto il giusto riconoscimento.

Da sindaco di Gibellina, infatti, Corrao, dopo il sisma del 1968, radunò artisti ed architetti di fama nazionale, da Pietro Consagra ad Alberto Burri, da Ludovico Quaroni a Franco Purini, che riempirono la nuova Gibellina ricostruita di opere di arte contemporanea. La sua attività culturale proseguì con la nascita nel 1981 delle Orestiadi di Gibellina poi divenuta Fondazione nel 1992 (di cui fu presidente fino alla morte), e il Museo delle Trame Mediterranee per realizzare un dialogo tra le diverse culture mediterranee. Come soleva ripetere Corrao a tutti “la bellezza è di tutti” e così è stato per Gibellina.

Gibellina ha avuto la meglio sulle altre quattro finaliste: Carrara (col progetto Carrara – Da 2000 anni contemporanea), Gallarate (La Cultura del Fare. Il Fare della Cultura), Pescara (Pescara città contemporanea – Una porta aperta ai sogni), Todi (Ponte contemporaneo). Le finaliste sono state selezionate tra 23 città che si erano candidate.

Le motivazioni della giuria per la vittoria di Gibellina: “La prima capitale italiana dell’arte contemporanea, con la sua candidatura, offre al nostro paese un progetto organico e solido, consegnando all’Italia di oggi un esemplare modello di intervento culturale fondato su valori e azioni che riconoscono all’arte una funzione sociale e alla cultura lo statuto di bene comune. Per la sua capacità progettuale nel riattivare il suo straordinario patrimonio di opere, coniugandone il presente, memoria e futuro, conservazione e valorizzazione, attenzione al locale e ambizione internazionale, per il suo coinvolgimento delle giovani generazioni e della cittadinanza tutta, interpellando il territorio più ampio sulla base di una comune consapevolezza civica, stringendo alleanze con istituzioni pubbliche e private, nazionali e transnazionali, per il fatto di essere città pioniera di ciò che oggi definiamo rigenerazione urbana, e per la capacità di essere insieme una città opera e una città da abitare, per il suo progetto con il quale la città diventerà un grande laboratorio, dove le pratiche e l’energia dell’arte contemporanea saranno chiamate a condividere pensieri e soluzioni sui temi dello spazio pubblico, della comunità, del paesaggio, della sostenibilità, e del capiente concetto di eredità”.

La vincitrice è stata annunciata stamattina a Roma, nella sede del Ministero della Cultura, in Sala Spadolini, alla presenza del ministro Alessandro Giuli e del direttore generale Creatività Contemporanea Angelo Piero Cappello e della presidente della giuria Patrizia Sandretto Re Rebaudengo. Le finaliste hanno presentato i loro dossier nelle audizioni pubbliche dello scorso 25 ottobre: le audizioni si sono tenute sempre in Sala Spadolini al ministero.

Alla città vincitrice va adesso un milione di euro finanziati dal Ministero della Cultura col fine di portare a termine i progetti indicati nel dossier per il 2026.

Il messaggio del presidente della Regione, Renato Schifani

«Esprimo profonda soddisfazione per la proclamazione di Gibellina come Capitale italiana dell’Arte contemporanea 2026. Questo riconoscimento celebra una città simbolo di rinascita culturale e architettonica, un luogo che, dalla tragedia del terremoto, ha saputo risorgere come punto di riferimento internazionale per l’arte contemporanea e l’innovazione creativa. La scelta della cittadina trapanese sottolinea non solo l’importanza storica e culturale di questo Comune siciliano, ma anche l’incredibile contributo della nostra regione al panorama artistico nazionale».

Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, commentando la scelta del ministero della Cultura. «La designazione – prosegue – rappresenta un’opportunità straordinaria per sostenere nuovi progetti e per far crescere ancora di più l’identità artistica e culturale del Comune. Come avvenuto già con Agrigento, che il prossimo anno sarà la Capitale italiana della Cultura, ci impegneremo affinché anche Gibellina, al di là del contributo statale, possa contare su ulteriori risorse finanziare che diano impulso a iniziative che valorizzino il territorio e promuovano l’arte contemporanea in tutte le sue forme. Questo è un successo per tutta la Sicilia, che conferma la sua posizione come terra di cultura e creatività. Ringrazio il ministero della Cultura, la giuria presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, e tutti coloro che hanno sostenuto questo percorso. La Sicilia sarà fiera protagonista del panorama artistico italiano nel 2026, offrendo una testimonianza di come la bellezza e la cultura possano essere motori di sviluppo e coesione sociale».

Il messaggio del deputato regionale del M5S Cristina Ciminnisi

– «Gibellina si conferma un importante centro di riferimento per l’arte contemporanea in Italia, e non solo. Questo straordinario comune della Valle del Belice, devastato dal terremoto del 1968, ha saputo rinascere grazie all’arte, alla cultura e all’opera di artisti di fama internazionale invitati a a ricostruire la città attraverso interventi artistici e urbanistici unici».

Lo ha detto la deputata regionale del M5S, Cristina Ciminnisi, felicitandosi per la scelta della commissione del Ministero della Cultura ricaduta sulla città belicina tra le cinque finaliste.

«Esprimo tutta la mia gioia e i miei complimenti per questo importante traguardo per la comunità di Gibellina, che con determinazione e ambizione ha creduto nel progetto. Il nostro territorio – conclude Ciminnisi – non ha niente da invidiare a nessuno! Dobbiamo solo difenderlo, tutelarlo, valorizzarlo. Un traguardo che da oggi è anche un ulteriore punto di partenza. Gibellina non è solo un simbolo di rinascita e resilienza, ma un laboratorio vivente, in cui l’arte contemporanea abbraccia la memoria storica per proiettarsi verso il futuro».

Gibellina Capitale italiana dell’Arte contemporanea, Scarpinato: «Orgoglio per la Sicilia, Isola di straordinaria ricchezza culturale»

«È con profondo orgoglio che esprimo il mio plauso per la proclamazione di Gibellina a Capitale italiana dell’Arte Contemporanea per il 2026». Lo dice l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato, commentando la decisione del ministero della Cultura.

Impianti eolici e fotovoltaici a Matarocco e Mazara, stamane l’inaugurazione

Marsala – Questa mattina A2A ha inaugurato i nuovi impianti eolici e fotovoltaici di Matarocco e Mazara del Vallo. L’evento si è svolto presso il parco eolico di Matarocco alla presenza dell’Amministratore Delegato di A2A Renato Mazzoncini, del Sindaco di Marsala Massimo Grillo, dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Mazara del Vallo Giampaolo Caruso e del Direttore Generale di Legambiente Giorgio Zampetti.

L’impianto eolico di Matarocco, situato tra Marsala e Mazara del Vallo, è costituito da 8 turbine collocate per sfruttare al meglio le correnti dell’area, con una capacità complessiva di 30 MW e una produzione annua stimata di circa 79 GWh, pari al fabbisogno di energia di 26.000 famiglie. Grazie alla sua efficienza, consentirà di evitare l’emissione di circa 31.600 tonnellate di CO2, equivalente alla capacità di assorbimento di 250.000 alberi.

Il parco fotovoltaico di Mazara del Vallo, esteso su una superficie di 14,8 ettari, ha una capacità installata di 12,6 MW e si prevede produrrà 25 GWh di energia nel 2025 – corrispondente ai consumi di 8.300 famiglie-, riducendo le emissioni di CO2 di 10.000 tonnellate, pari all’assorbimento di 80.000 alberi. Strutture di ultima generazione per la produzione di energia rinnovabile che testimoniamo l’impegno del Gruppo A2A a supporto della transizione energetica della Sicilia.

L’incontro di oggi è stato anche l’occasione per coinvolgere le scuole del territorio e approfondire il
funzionamento degli impianti e il ruolo delle fonti alternative, offrendo la possibilità agli studenti di entrare nella torre di una pala eolica e scoprirne da vicino il funzionamento. I due progetti sono inoltre i protagonisti della XXV tappa della campagna nazionale di Legambiente “Cantieri
della Transizione Ecologica”. Storie di cantieri, progetti e innovazioni che investono su decarbonizzazione, sostenibilità ambientale ed economia circolare.

Valderice. Anche quest’anno l’Olio è Solidale, grazie all’oleificio Todaro

Valderice – Si rinnova anche quest’anno l’inziativa “Olio solidale” che vede la collaborazione tra l’amministrazione comunale e l’oleificio Todaro di Valderice, realtà imprenditoriale tra le più consolidate del territorio.

La consueta iniziativa dell’Oleificio Todaro di Valderice, consente, anche per questa stagione di raccolta, di destinare un quantitativo di molitura a cittadini di Valderice che vivono in situazioni più difficili. A darne notizia il sindaco Francesco Stabile.

“L’olio donato – dice Stabile – verrà imbottigliato, per essere poi distribuito, in collaborazione con i Servizi Sociali del Comune, alle famiglie che ne hanno più bisogno. Grazie di cuore alla famiglia Todaro per la sensibilità dimostrata e a quanti doneranno questo prezioso alimento, insostituibile sulle nostre tavole”.

Il progetto di protezione del litorale di Marsala selezionato tra i tre migliori d’Italia

Marsala – “Dal Porto di Marsala a Torre Sibiliana si potrà assistere ad un cambiamento epocale del nostro litorale. Ai lavori del Waterfront attualmente in corso, si aggiungeranno interventi di protezione a beneficio del tratto di costa soggetto negli ultimi anni a forti fenomeni di erosione, con positive ricadute sul fronte ambientale e turistico”. Lo afferma il sindaco Massimo Grillo che, con delibera di Giunta – di fatto – sottoscrive l’assistenza di tecnici esperti per sviluppare, nell’ambito del programma Horizon Europe 2012/2027, il complesso progetto di svolgere “indagini batimetriche/ correntometriche e realizzazione di interventi di protezione/ripascimento dall’area di colmata a Torre Sibiliana”.

Su 20 progetti presentati in tutta Europa, solo tre in Italia sono stati selezionati, tra cui figura il progetto di Marsala. L’Amministrazione Grillo, pertanto, prosegue nella progettualità con la quale intende affrontare le sfide globali, a cominciare dal cambiamento climatico e da quanto fissato nell’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile, volto a raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo riguardanti anche il mare. Sarà il gruppo Technopolis – che avrà come referente l’Ufficio Speciale per il Pnrr diretto da Alessandro Putaggio – a fornire l’assistenza tecnica al progetto di protezione e ripascimento costiero del Comune di Marsala, individuando le opportunità di finanziamento a livello regionale, nazionale ed europeo.

Un comitato spontaneo per tutelare l’integrità naturalistica del litorale di contrada Stornello

Favignana – Il recente interessamento per l’acquisto di alcuni lotti di terreno in contrada Stornello che si estendono lungo un esteso tratto di costa di Favignana è finito al centro di polemiche. A far accendere i riflettori sulla vicenda il comitato spontaneo «Salviamo lo Stornello». La vicenda sta sollevando preoccupazioni tra i proprietari e gli abitanti della zona.

L’obiettivo del comitato, che esorta la comunità locale «a unirsi a questa battaglia per la difesa di uno degli ultimi angoli incontaminati di Favignana è quello di tutelare l’integrità naturalistica dell’Isola» «Nonostante le destinazioni urbanistiche previste consentano esclusivamente costruzioni a uso agricolo e residenze di campagna – dicono gli isolani, l’eventuale acquisto di questa area ha generato dubbi sulle reali finalità della compravendita». Il timore del comitato è che, «sebbene attualmente non vi siano segnali concreti di progetti non compatibili, l’eventuale realizzazione di strutture a uso diverso possa avere un impatto devastante sull’ambiente circostante. La costa, la vegetazione e la fauna locale, con riferimento alle specie di uccelli migratori che nidificano nell’area, sono particolarmente vulnerabili a fattori come l’inquinamento acustico e l’aumento della densità abitativa – fanno notare gli abitanti dell’isola – Ogni modifica rischierebbe di alterare in modo irreparabile il carattere incontaminato della zona».

Il comitato ha inviato comunicazioni agli uffici comunali e regionali, sollecitando l’applicazione rigorosa delle normative vigenti, inclusi il piano paesaggistico regionale e le direttive del programma Natura 2000. Nei prossimi giorni, è previsto un incontro con l’amministrazione comunale di Favignana per discutere della questione e garantire che venga preservata la tutela ambientale dell’area.

Parco archeologico di Segesta, inaugurato il nuovo front office dopo incendio

Calatafimi Segesta –  Nuova veste per il Parco archeologico di Segesta frutto di un’operazione di restyling che ha interessato la zona della prima accoglienza, con un nuovo box per i custodi, il front office, la caffetteria e presto anche nuovi bagni per i visitatori dopo i danni causati dall’incendio dei mesi scorsi che distrusse gran parte delle aree di ristoro destinate al pubblico. Il nuovo punto di accoglienza “Segesta Culture Store”, che si trova proprio sotto il Tempio Dorico, allestito con sedute in legno e ampi spazi, si presenta con una veste accattivante, oltre che essere ecosostenibile e in linea con gli ultimi accorgimenti in termini di accoglienza museale.«Un disastro che si è trasformato in opportunità – ha detto l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato – Accanto alla tutela e alla valorizzazione, un impegno concreto per rendere accessibile e accogliente uno dei siti archeologici più affascinanti della Sicilia, ma soprattutto per porre in primo piano il visitatore». Soddisfazione anche per i numeri del Parco: «Incassi più che raddoppiati a seguito dell’adeguamento delle tariffe d’ingresso agli standard europei, con un incremento del 77 per cento – ha aggiunto il componente del governo Schifani – Il parco ha chiuso il bilancio consuntivo 2023 con 800 mila euro di avanzo di amministrazione, la metà dei quali reinvestita nel restyling del parco e nel recupero delle infrastrutture danneggiate dal rogo».

Tra gennaio e settembre 2024, gli incassi hanno raggiunto 2.149.395 euro (a fronte di 1.212.000 euro nello stesso periodo dello scorso anno), mentre i visitatori sono cresciuti del dieci per cento, toccando quota 283 mila rispetto ai 266.716 presenti negli stessi mesi nel 2023.  «I progetti messi in campo – ha sottolineato il direttore del Parco, Luigi Biondo – non riguardano solo un semplice restyling estetico ma un un percorso più ampio rivolto all’accessibilità del Parco e che sarà completato entro Natale. Abbiamo già ripulito e adeguatamente illuminato la gradinata che conduce al Tempio e rifatto la strada carrabile per consentire l’accesso alle famiglie con passeggini e ai visitatori con disabilità. Sono in corso, inoltre, una serie di interventi che spaziano dal digitale alla parte strutturale».All’interno dell’area ristoro sono presenti prodotti gastronomici a km zero, gli stessi che ogni domenica sono ricercati al Mercato degli Elimi, sotto il logo “Elymos”, fra cui il miele prodotto a Segesta e la pasta di grani antichi, la confettura dolce e salata di Calatafimi, l’olio e il vino di Segesta. Nel bookstore, invece, anche volumi e guide sui siti archeologici e i musei siciliani, oltre che un corner sui parchi e musei del Trapanese e il merchandising ufficiale del Parco archeologico di Segesta.

Al via i lavori per la pista ciclabile di Trapani

Trapani – Il capoluogo come una qualsiasi città dell’Olanda dove le piste ciclabili esistono da decenni e sono un pezzo della storia di questo Paese e dei suoi abitanti, abituati ad utilizzare come mezzo di trasporto proprio le biciclette per i loro spostamenti nelle città. Sono iniziati i lavori per la realizzazione della pista ciclabile a Trapani. Il cantiere è già visibile nel lungomare Dante Alighieri nel tratto che va da Piazza Vittorio Emanuele al confine con il Comune di Erice.

“Scelta strategica – scrivono dal comune – perché la nuova pista collega le due città lungo un percorso naturalistico ed ambientale meraviglioso. Il percorso ciclabile è previsto lungo un tracciato di 2.000 mt. che complessivamente attraversa il perimetro a nord della città, sarà a doppio senso di marcia, con larghezza complessiva di 250 cm. Sarà dotata di segnaletica orizzontale che comprende le strisce laterali continue, la striscia discontinua di mezzeria, il simbolo di pista ciclabile elongato e le strisce per attraversamento pedonale e di segnaletica verticale per l’indicazione della pista ciclabile e degli attraversamenti. Inoltre, all’intera superficie della pista verrà applicato un trattamento protettivo ecosostenibile di colore azzurro chiaro”.