Alcamo, arrestato dalla polizia ladro seriale

Alcamo – Eseguita dagli agenti della Sezione Investigativa del Commissariato di Alcamo un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico nei confronti di un noto pluripregiudicato alcamese, resosi responsabile di un furto perpetrato nel novembre scorso e per essere stato trovato, a seguito di perquisizione di numerosi preziosi ed oggetti in oro proventi di numerosi furti consumati ad Alcamo tra la fine di settembre ed i primi giorni del mese di novembre.

Nell’ambito dell’attività investigativa è stato individuato un secondo giovane alcamese, anch’egli pregiudicato, il quale, accertato il ruolo di “palo” in alcune delle incursioni predatorie consumate dall’arrestato, è stato segnalato in stato di libertà per furto aggravato e ricettazione.

La misura scaturiva dall’attività di indagine avviata il giorno stesso della consumazione di un furto di gioielli e preziosi avvenuto all’interno di un’abitazione in pieno centro storico di Alcamo, analizzando i filmati che riprendevano il furto. La Procura di Trapani ha autorizzato la perquisizione dell’abitazione e di qualsiasi altro sito ritenuto nella disponibilità dell’arrestato e del suo complice.

L’attività oltre a consentire di rinvenire i capi d’abbigliamento indossati dagli indagati durante il furto, consentiva di rinvenire un televisore e numerosi preziosi e gioielli in oro provento del furto e di altri furti consumati nei mesi precedenti e per i quali si è già proceduto alla restituzione ai legittimi proprietari.

I poliziotti del Commissariato di Alcamo stanno ora operando un’attenta verifica su altri episodi delittuosi registrati nell’ultimo periodo e che riguardano la consumazione di analoghe azioni predatorie. Tutto ciò a testimoniare che il livello di attenzione rimane sempre alto al fine di prevenire l’ulteriore consumazione di reati predatori ed assicurare alla giustizia i loro responsabili.

Al San Vito e Santo Spirito di Alcamo, eseguito un delicato intervento in video-laparascopia

Alcamo – Un delicato intervento in video-laparascopia per l’asportazione del colon sinistro e della colecisti è stato eseguito su un paziente di 82 anni dall’equipe di #Chirurgia Generale del presidio ospedaliero di #Alcamo, diretta da Michele D’Avolio e composta dai medici Stefania Maltese e Cristina Raspanti.

Il paziente era giunto al presidio di Alcamo da un altro ospedale, perché affetto da colecisti litiasica, infiammazione causata dalla presenza di calcoli, per essere sottoposto ad eventuale ERCP – procedura endoscopica sulle vie biliari – per la quale il presidio alcamese è punto di riferimento aziendale. E’ emerso che il paziente era affetto anche da cancro del sigma. Attraverso la videolaparoscopia, tecnica chirurgica mininvasiva, e senza apertura dell’addome, che si avvale dell’utilizzo di una videocamera, l’uomo è stato sottoposto con successo a un unico intervento risolutivo delle due patologie.

“Le nuove tecnologie in ambito sanitario – dice il direttore generale dell’Asp Trapani Ferdinando Croce – le competenze professionali e il lavoro di squadra di tutto il personale sanitario dell’Unità operativa di Chirurgia generale e di quella di Screening colorettale ed Endoscopia chirurgica, consentono di ottenere ottimi risultati facendo dell’ospedale di Alcamo, in questo ambito, un punto di riferimento per l’intera provincia e non solo”.

Dal primo luglio ad oggi infatti, l’U.O.C. di Chirurgia generale del presidio di Alcamo ha già effettuato con successo, e senza complicanze post operatorie, 31 interventi di resezione del colon per patologia neoplastica o infiammatoria. Nel corso dell’anno, inoltre, l’Unità di Screening colorettale ed Endoscopia chirurgica ha eseguito oltre 80 procedure endoscopiche sulle vie biliari. Gli interventi sono stati eseguiti sia tramite videolaparascopia, che con la classica via laparotomica, in regime di elezione, oppure in regime d’urgenza, ossia su pazienti con occlusione intestinale o perforazione.

Sequestrati ad Alcamo oltre 15 mila prodotti non a norma

Alcamo – Prosegue l’attività della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Trapani a contrasto della commercializzazione di prodotti non sicuri in vista dell’approssimarsi delle festività natalizie. I militari della Compagnia di Alcamo hanno eseguito un controllo presso un iperstore della città, rinvenendo e sequestrando oltre 15.400 prodotti di vario genere, tra cui articoli natalizi, di cartoleria ed elettronici nonché prodotti di plastica destinati all’uso alimentare, del tutto privi delle etichette riportanti le indicazioni previste dal Codice del consumo, e quindi potenzialmente non sicuri per il consumatore.

Tutti i prodotti esposti alla vendita, infatti, devono obbligatoriamente riportare le indicazioni minime in lingua italiana con le informazioni circa il luogo d’origine, il nome del produttore o dell’importatore, le istruzioni, le precauzioni e la destinazione d’uso.

All’esercente sono state contestate violazioni amministrative che prevedono sanzioni fino a 25 mila euro. Durante il controllo, inoltre, le Fiamme Gialle alcamesi hanno individuato nel medesimo negozio un lavoratore non regolarmente assunto (cosiddetto “in nero”), per il quale si è proceduto alla contestazione nei confronti del titolare della prevista sanzione fino ad un massimo di 11.700 euro, e alla diffida normativamente prevista ad assumere il dipendente per non meno di tre mesi.

L’operazione condotta costituisce ulteriore testimonianza del quotidiano impegno della Guardia di Finanza a contrasto di ogni forma di illecito economico-finanziario, sia in materia di lavoro sia di vendita di prodotti non conformi ai requisiti di sicurezza, con il duplice obiettivo di tutelare la salute e la sicurezza dei consumatori e garantire agli operatori economici che rispettano le regole un mercato contraddistinto da condizioni di concorrenza equa e leale.

Alcamo, presi dalla polizia due ladri di carburante

Alcamo – Smantellata una banda specializzata nei furti di carburante. Due gli arresti. Si tratta di due cittadini rumeni, H.R.F., 30 anni, e H.A.I., 33 anni. Già noti alle forze dell’ordine, sono accusati di una serie di furti avvenuti tra agosto e ottobre 2024 ai danni di ditte edili e imprese agricole locali. In totale, i ladri avrebbero sottratto quasi 1.000 litri di carburante, oltre a prodotti ortofrutticoli e attrezzature agricole.

Le indagini della Sezione Investigativa del Commissariato di Alcamo, supportate da analisi di immagini di videosorveglianza e tracciati GPS dei veicoli utilizzati dai malviventi, hanno consentito di raccogliere prove decisive. I due sono stati arrestati lo scorso 3 dicembre e posti ai domiciliari con braccialetto elettronico. Durante una perquisizione nelle loro abitazioni, gli agenti hanno recuperato parte della refurtiva: carburante, attrezzature agricole e gruppi di continuità, sui quali sono in corso accertamenti per verificarne la provenienza.

Nonostante la solidità del quadro probatorio, gli investigatori hanno dovuto affrontare la difficoltà legata alla reticenza delle vittime nel denunciare i furti. Grazie al lavoro meticoloso degli agenti, le prove raccolte sono state sufficienti per procedere contro i due ladri.

Ruba 350 metri di cavi dal depuratore, arrestato un agrigentino

Alcamo – La Polizia ha denunciato alla Procura di Trapani il responsabile del furto, avvenuto a settembre scorso, dei 350 metri di cavi di rame del depuratore comunale di Alcamo; furto che ha provocato, non solo un ingente danno economico, ma rilevanti danni ambientali.

Grazie a una proficua collaborazione tra Polizia e Carabinieri è stato possibile individuare il responsabile del furto: si tratta di un 31enne cittadino rumeno, pregiudicato e residente in provincia di Agrigento. Lo stesso giorno del reato, il ladro è stato sottoposto a controllo da parte di una pattuglia dei Carabinieri a Sambuca di Sicilia, nell’agrigentino. Durante il controllo, il cittadino rumeno non ha saputo fornire spiegazioni valide al fatto che stesse trasportando nel suo furgone un ingente quantitativo di fili di rame, strumenti da effrazione, guanti e passamontagna. Per tale motivo, considerato che i cavi di rame potessero essere provento di furto, i militari dell’Arma hanno proceduto a denunciarlo per ricettazione. Sono state avviate attività investigative volte ad accertare la provenienza del materiale sequestrato e individuare il luogo di consumazione dell’ipotizzato reato.

Sono iniziati i contatti tra i Carabinieri di Sambuca di Sicilia e i poliziotti del Commissariato di Alcamo che, attraverso una certosina attività di polizia giudiziaria, hanno esaminato le “tracce informatiche” lasciate dal ladro. Su delega della Procura di Trapani, i poliziotti della Sezione Investigativa del Commissariato alcamese hanno esaminato le varie celle telefoniche agganciate dal cellulare del cittadino rumeno nel corso della giornata in cui è avvenuto il furto. Dall’analisi è emerso che al momento del furto al depuratore comunale, il dispositivo mobile trovato in possesso del rumeno agganciava la cella che copre la zona interessata dalla zona del furto e che dopo, tracciava il percorso che porta da Alcamo a Sambuca di Sicilia, riscontrando oggettivamente l’ipotesi investigativa. Mettendo insieme i pezzi del puzzle, i poliziotti della Sezione Investigativa del Commissariato di Alcamo sono stati in grado di denunciare all’A.G. il cittadino rumeno per furto aggravato.

Maltempo: attenzione sull’A/29 altezza Costa Gaia per un ramo spezzato finito sulla corsia

Alcamo – Diversi sono i disagi che si registrano in varie parti della Sicilia occidentale a causa del maltempo. Sull’A/29 si è spezzato il ramo di un albero che è finito sulla corsia di marcia Palermo direzione Trapani, all’altezza del parcheggio Costa Gaia, tra l’uscita di Castellammare del Golfo e l’uscita di Alcamo ovest.

Il ramo è finito proprio sulla corsia di marcia, un pericolo per le autovetture in transito, costrigendo a proseguire su un’unico senso, quindi attenzione.

Alcamo: la Polizia di Stato arresta in flagranza stalker

Alcamo – Una chiamata nella notte e l’arrivo provvidenziale della polizia, così nella notte del 27 novembre scorso personale del Commissariato di Alcamo in servizio di volante, è intervenuto in un bar di Piazza della Repubblica per la segnalazione di atti persecutori ai danni di una donna.

Giunti sul posto i poliziotti hanno immediatamente preso contatti con la una ragazza che stava trascorrendo la serata in compagnia di amici in un locale nella centrale Piazza della Repubblica di Alcamo. La donna, in un forte stato di agitazione, ha riferito che poco prima aveva visto
avvicinarsi al proprio tavolo un uomo, lo stesso che lei aveva denunciato mesi prima per stalking. Individuato l’uomo, che si trovava ancora nei paraggi del locale, i poliziotti hanno proceduto a fermarlo e a eseguire i necessari controlli.

Si trattava di un 39enne senza fissa dimora che effettivamente era stato denunciato dalla donna per stalking e che, per tale motivo, era stato raggiunto da un provvedimento che gli vietava di avvicinarsi alla persona offesa e ai luoghi da lei frequentati dovendo tenere una distanza non inferiore a 300 metri.

Gli agenti di Polizia, sentito il P.M. di turno, hanno arrestato in flagranza l’uomo e portato in Commissariato per gli atti di rito. In seguito è stato portato innanzi al gip del Tribunale
di Trapani che convalidava l’arresto dello stalker.

Alcamo. Arresti domiciliari per un ladro seriale

Alcamo – In manette un giovane ladro seriale. I Carabinieri di Alcamo hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Trapani, nei confronti di un 21enne pregiudicato alcamese per una serie di furti perpetrati in città.

I militari dell’Arma si sono messi sulle tracce del 21enne dopo aver ricevuto delle denunce di furti in abitazione avvenuti negli ultimi giorni. Le immediate indagini dei Carabinieri, attuate tramite la visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza e l’escussione di alcuni testimoni, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza su un pregiudicato alcamese in ordine a tre furti in abitazione di altrettanti portafogli contenenti denaro e documenti personali e il furto di due monopattini rubati uno da un’abitazione e l’altro per strada. Tratto in arresto, il 21enne è stato tradotto presso la propria
abitazione agli arresti domiciliari.

Ultimati i lavori di restyling del campo da tennis della via Giovanni Verga

Alcamo – Ultimati i lavori di restyling del campo da tennis della via Giovanni Verga. “Sono stati appena conclusi – dichiara l’assessore allo sport del Comune di Alcamo, Gaspare Benenati – i lavori di pitturazione sia della ringhiera che del campo di via Verga, una delle strutture più frequentate dai ragazzi, dalle associazioni e dagli amatori di ogni età del tennis”.

Per conoscere le modalità di fruizione della struttura gli utenti possono recarsi presso l’ufficio Sport di via Pia Opera Pastore, dalle ore 9 alle ore 13 dal lunedì al venerdì, o telefonare allo 0924 590318.

Il costo di utilizzo del campo per un’ora è di 8 euro, per la fascia diurna fino alle 20; 10 euro per la fascia notturna, dopo le 20; 5 euro, per la fascia diurna, invece, solo per le squadre che fanno promozione sportiva (CAS) e attività giovanili; 10 euro per la fascia notturna.

Mentre per chi volesse fare un abbonamento di 10 ore, il prezzo è 30 euro per il diurno, 60 euro notturno; ed ancora, per 50 ore il prezzo è 120 euro; 240 euro per il notturno. Ogni costo è escluso IVA.

Traffico illecito di rifiuti, sequestro preventivo nei confronti di 16 persone [VIDEO]

Alcamo – Scoperto sodalizione criminale nel settore della raccolta, trasporto, gestione, recupero e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. La quantità di rifiuti oggetto di traffico, per il solo periodo di indagini, è stimata in oltre 3.000 tonnellate, per un ingiusto profitto quantificato in oltre 300.000,00 euro. Le indagini, svolte anche con l’ausilio di attività di natura tecnica, hanno portato al sequestro di due aziende del settore, affidate ad un Amministratore Giudiziario nominato dall’Autorità Giudiziaria, al sequestro di 16 autocarri utilizzati per i predetti traffici nonché al sequestro per equivalente di somme pari a 153.000,00 euro.

I Carabinieri forestali del Centro Anticrimine Natura di Palermo, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo nei confronti di 16 soggetti e di 6 persone giuridiche a vario titolo responsabili di aver partecipato ad un’associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti.

Le operazioni si sono svolte prevalentemente ad Alcamo, ma hanno investito anche la Provincia di Palermo con obiettivi anche nei Comuni di Borgetto, San Giuseppe Jato, Partinico, Bagheria nonché a Palermo.

Le indagini, avviate dal N.I.P.A.A.F. (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale) di Palermo nel febbraio del 2019 e proseguite fino al dicembre 2020 sotto il coordinamento della D.D.A. di Palermo hanno consentito di accertare l’esistenza di un sodalizio criminale operante nel settore della raccolta, trasporto, gestione, recupero e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. I rifiuti – tra cui parti anche meccaniche di autoveicoli, batterie al piombo, rottami ferrosi, metalli non ferrosi, imballaggi metallici, apparecchiature elettriche ed elettroniche – venivano conferiti presso gli impianti oggetto dell’odierna attività sia da soggetti privati, sia da ditte non autorizzate alla raccolta e al trasporto, privi dei F.I.R. e – senza alcun tipo di trattamento – venivano miscelati tra loro per poi essere ceduti – a titolo oneroso – come rifiuti ferrosi non pericolosi.

Durante l’esecuzione, all’interno di una delle aziende oggetto di sequestro, sono stati rinvenuti 300 metri cubi di rifiuti speciali pericolosi che non avrebbero potuto fare ingresso all’interno dell’azienda in quanto non autorizzata al trattamento degli stessi. Tra i rifiuti erano riconoscibili autoveicoli non bonificati, completi di plastiche, vetri, apparecchiature elettroniche, nonché residui di olii esausti, morchie e vernici già in parte convogliate all’interno dei canali di scolo delle acque di prima pioggia, con evidente pregiudizio all’ambiente.