Slitta a dicembre 2025 l’ultimazione della Galleria di Segesta

Calatafimi-Segesta – Per l’apertura della seconda canna della galleria di Segesta direzione Alcamo, bisognerà attendere dicembre 2025. I giorni previsti per il termine dei lavori in principio erano 700, dunque 23 mesi, e il termine previsto era dicembre 2023. Poi questi slittarono a marzo 2024. Ora arriva il nuovo termine.

Ecco quanto è stato ufficialmente comunicato da Anas alla nostra redazione: “La galleria Segesta sita lungo l’A/29 Dir “Alcamo – Trapani” al km 7+040 nella carreggiata in direzione Alcamo è attualmente interessata dai lavori di manutenzione straordinaria di adeguamento delle strutture e degli impianti tecnologici. Detti lavori, particolarmente impegnativi, sono attualmente in corso di esecuzione e, a causa di alcuni fattori tecnico/esecutivi non previsti manifestatisi durante l’esecuzione delle attività, i tempi di ultimazione sono slittati a Dicembre 2025”.

I lavori interessano in particolare il rinforzo delle parti strutturali interne alla galleria, la realizzazione, secondo le normative attualmente vigenti, di tutti gli impianti tecnologici (antincendio, illuminazione, videosorveglianza, ventilazione, SOS) a salvaguardia della sicurezza degli utenti stradali. Un intervento così radicale, che esprime l’intento di dare una nuova e lunga vita di esercizio all’opera, non può prescindere dal rispetto di severi criteri di progettazione. In particolare, sono state operate scelte che garantissero: sicurezza degli operatori e degli utenti; semplicità ed economia di manutenzione; qualità e robustezza per sostenere condizioni di esercizio gravose; affidabilità e durabilità dei materiali; risparmio energetico e totale rispetto normativo. L’orientamento fornito da tali indicazioni, unito alle conoscenze acquisite con il progresso tecnico, ha portato alla naturale sostituzione delle armature metalliche non strutturali del rivestimento della calotta con un sistema di rete e connettori realizzato con fibra di vetro alkaline resistant, pretensionata e impregnata con resina termoindurente di tipo vinilestere-epossidico.

Fino ad oggi continua così ad essere utilizzata come via di transito la canna già ristrutturata con il doppio senso di marcia, con tutti i problemi che questo può comportare in chi l’attraversa. I lavori della canna direzione Alcamo – importo di circa 18 milioni di euro, aggiudicato al Raggruppamento Temporaneo di Imprese Steelconcrete Consorzio Stabile, che ha designato per l’esecuzione dei lavori le imprese consorziate Cos.it. srl e Unirock srl., sono iniziati il 18 gennaio 2022, con la posa della segnaletica per il rifacimento e la sua riqualificazione. L’Anas, va ricordato, ha aderito prima dell’inizio dei lavori al protocollo d’intesa con la Prefettura per garantire il rispetto della legalità nei cantieri. Le opere sono andate avanti senza troppi intoppi almeno così sembrava meglio di com’era andata per quelli effettuati nella prima canna direzione Trapani andati a rilento, con tanti stop, inchieste della procura antimafia – una ispezione della Dia. Tutto questo aveva comportato un enorme dilatarsi dei tempi e i lavori si conclusero il 30 maggio 2018, dopo 47 mesi, il tempo previsto, invece, era di due anni.

Calatafimi, sono iniziati i lavori sulla SP33 di Fiumefreddo, silenzio sulla strada di Arcauso

Calatafimi – Sono iniziati lo scorso 5 dicembre i lavori di manutenzione straordinaria riguardanti la
SP33 di Fiumefreddo, che ricade nel Comune di Calatafimi Segesta. I lavori sono finalizzati ad eliminare condizioni di dissesto della strada, finanziati dalla Protezione Civile Nazionale, per il tramite della Protezione Civile Regionale, nella qualità di soggetto attuatore, servono a garantire interventi di protezione civile in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che hanno
interessato il territorio di alcune regioni d’Italia, tra cui la Sicilia, per un importo complessivo di 5.060.000,00 euro di cui 660.000,00 a carico del Libero Consorzio Comunale di Trapani.

I Lavori sono stati affidati alla Ditta appaltatrice Consorzio Stabile Medil Società Consortile per azione, a mezzo della consorziata esecutrice Costruzioni Piveco srl, che dovranno completare i lavori con ultimazione prevista il prossimo 06 giugno 2026.

Le attività degli uffici procedono con affidamenti e progettazione in corso su altre rilevanti strade di collegamento del territorio, su cui il Libero Consorzio fornirà a breve relativi aggiornamenti. si tratta di strade che rivestono una certa rilevanza sul territorio provinciale, la prima perché una importante strada di penetrazione agricola ma consente anche il collegamento tra il centro abitato la SS119 e l’area industriale del Fegotto. Questi interventi non sono miglioreranno la sicurezza e la viabilità, ma contribuiranno anche a stimolare anche l’economia provinciale e non solo.

Ci auguriamo che la stessa attenzione venga finalmente mostrata per un altro asse viario di importanza strategica per gli agricoltori di Calatafimi e di Alcamo, cioè la strada provinciale che insiste in contrada Arcauso, più che strada (la vedete nelle foto di copertina) la si può solo definire una delle trazzere peggiori degli ultimi 90 anni. Si perchè nessuno mai e dico nessuno, salvo qualche piccolo intervento, tipo mettervi del materiale edile di risulta per coprire l’inutilità della politica locale, è mai intervenuto con un lavoro totale, cioè realizzare una strada come si deve per permettere ai tanti agricoltori che la percorrono ogni giorno di raggiungere in sicurezza i loro appezzamenti di terreno, sia da Calatafimi e sia da Alcamo. Probabilmente serve che accada qualcosa di grave perchè finalmente qualcuno si accorga che esiste anche questo asse viario abbandonato da tutta la politica che conta. Per fortuna reggono ancora gli agricoltori che da quei terreni traggono giovamento, dimenticando le condizioni estreme soprattutto in inverno e il pericolo di rimanerci per sempre. Peccato perchè la zona è davvero un paradiso essendo vicina al Bosco di Angimbè. Non solo ma potrebbe essere anche una alternativa viaria per raggiungere la vicina Alcamo. La trazzera infatti va a congiungersi alla cantina San Francesco e alla zona industriale.

In tutti questi anni è però mancata la volontà politica. Una vergogna assoluta.

Diocesi di Trapani a lutto è deceduto don Vincenzo Vivona

Calatafimi – Diocesi in lutto per la morte di Don Vincenzo Vivona, sacerdote di Calatafimi dov’era nato il 10 gennaio del 1942, era stato ordinato sacerdote il 25 luglio del 1965.

Don Vincenzo Vivona è stato parroco a Locogrande ma prima ancora lo è stato a Calatafimi, nella parrocchia di San Giuliano diventata negli anni la casa di molti giovani del paese. Ha poi servito la comunità diocesana in altre parrocchie. Negli ultimi anni si trovava ad Alcamo e recentemente era il cappellano del monastero delle benedettine.

Tanti i messaggi di cordoglio… “Un’altra esperienza di vita che se ne va ma, rimangono i ricordi e, non è poco Padre n’Zino”. ” Riposi in pace padre Enzino, è stato per me un bravissimissimo Prete”.

Parco archeologico di Segesta, inaugurato il nuovo front office dopo incendio

Calatafimi Segesta –  Nuova veste per il Parco archeologico di Segesta frutto di un’operazione di restyling che ha interessato la zona della prima accoglienza, con un nuovo box per i custodi, il front office, la caffetteria e presto anche nuovi bagni per i visitatori dopo i danni causati dall’incendio dei mesi scorsi che distrusse gran parte delle aree di ristoro destinate al pubblico. Il nuovo punto di accoglienza “Segesta Culture Store”, che si trova proprio sotto il Tempio Dorico, allestito con sedute in legno e ampi spazi, si presenta con una veste accattivante, oltre che essere ecosostenibile e in linea con gli ultimi accorgimenti in termini di accoglienza museale.«Un disastro che si è trasformato in opportunità – ha detto l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato – Accanto alla tutela e alla valorizzazione, un impegno concreto per rendere accessibile e accogliente uno dei siti archeologici più affascinanti della Sicilia, ma soprattutto per porre in primo piano il visitatore». Soddisfazione anche per i numeri del Parco: «Incassi più che raddoppiati a seguito dell’adeguamento delle tariffe d’ingresso agli standard europei, con un incremento del 77 per cento – ha aggiunto il componente del governo Schifani – Il parco ha chiuso il bilancio consuntivo 2023 con 800 mila euro di avanzo di amministrazione, la metà dei quali reinvestita nel restyling del parco e nel recupero delle infrastrutture danneggiate dal rogo».

Tra gennaio e settembre 2024, gli incassi hanno raggiunto 2.149.395 euro (a fronte di 1.212.000 euro nello stesso periodo dello scorso anno), mentre i visitatori sono cresciuti del dieci per cento, toccando quota 283 mila rispetto ai 266.716 presenti negli stessi mesi nel 2023.  «I progetti messi in campo – ha sottolineato il direttore del Parco, Luigi Biondo – non riguardano solo un semplice restyling estetico ma un un percorso più ampio rivolto all’accessibilità del Parco e che sarà completato entro Natale. Abbiamo già ripulito e adeguatamente illuminato la gradinata che conduce al Tempio e rifatto la strada carrabile per consentire l’accesso alle famiglie con passeggini e ai visitatori con disabilità. Sono in corso, inoltre, una serie di interventi che spaziano dal digitale alla parte strutturale».All’interno dell’area ristoro sono presenti prodotti gastronomici a km zero, gli stessi che ogni domenica sono ricercati al Mercato degli Elimi, sotto il logo “Elymos”, fra cui il miele prodotto a Segesta e la pasta di grani antichi, la confettura dolce e salata di Calatafimi, l’olio e il vino di Segesta. Nel bookstore, invece, anche volumi e guide sui siti archeologici e i musei siciliani, oltre che un corner sui parchi e musei del Trapanese e il merchandising ufficiale del Parco archeologico di Segesta.