Favignana, sospetto ictus per componente troupe tv: soccorso in elicottero [VIDEO]

Favignana – Tempestivo intervento del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano e del IV Reparto Volo della Polizia di Stato sull’sola di Favignana per un componente di una troupe televisiva colto da un sospetto ictus. L’uomo, 79 anni, originario di Roma, stava effettuando un sopralluogo per realizzare un documentario quando si è accasciato a terra ad una quota di quasi 200 metri sul livello del mare, nel sentiero che sale al castello di Santa Caterina.

Allertata la centrale NUE 112, l’emergenza sanitaria del 118 ha trasferito la chiamata al Soccorso Alpino che per ridurre al minimo i tempi di intervento, ha chiesto l’intervento del IV Reparto Volo. Un elicottero AW139 ha imbarcato due tecnici di elisoccorso all’aeroporto di Boccadifalco e in pochi minuti ha raggiunto la zona. Gli specialisti si sono calati col verricello, hanno imbracato il ferito, lo hanno issato a bordo e trasferito direttamente all’ospedale Civico di Palermo dove ad attenderlo c’era un’ambulanza del 118.

La rapidità e l’efficacia dell’intervento sono state possibili grazie allo stretto rapporto di collaborazione tra il Soccorso Alpino e la Polizia di Stato che si concretizza nel continuo aggiornamento delle procedure tramite incontri in aula e, soprattutto, tramite regolari attività addestrative comuni nei più diversi scenari di intervento.

Denunciato pregiudicato sorpreso a scaricare rifiuti per strada

Paceco – I Carabinieri Forestali del Centro Anticrimine Natura – distaccamento di Trapani, hanno denunciato in flagranza di reato un pregiudicato trapanese di 42 anni per abbandono di rifiuti.

L’uomo è stato sorpreso dai militari in una strada del comune di Paceco intento a scaricare sul suolo circa 1.5 metri cubi di rifiuti speciali (RAEE, infissi, cavi elettrici, indumenti in disuso e contenitori in plastica e metallo). Oltre al sequestro dei rifiuti i Carabinieri hanno sequestrato anche l’autocarro con il quale gli stessi erano stati trasportati.

Vicenda giudiziaria carcere Trapani, per il Riesame “non c’è reato di tortura”

Palermo – Per il tribunale del Riesame di Palermo “non c’è reato di tortura”. Stiamo parlando della vicenda giudiziaria che ha coinvolto una 50ina di agenti della polizia penitenziaria del carcere di Trapani, il Pietro Cerulli. Inchiesta scaturita dopo le denunce presentate da alcuni detenuti del Reparto blu, reparto utilizzato per l’isolamento. Quarantasei gli agenti indagati. Undici quelli finiti agli arresti domiciliari.

Oggi il tribunale ha così alleggerito la posizione di altri agenti della polizia cinvolti nell’inchiesta su preseunte torture e su presunti abusi commessi ai danni di detenuti della struttura penitenziaria di Trapani. Dopo Filippo Bucaria, Claudio Angileri e Claudio Di Dia, il Riesame di Palermo ha alleggerito anche le posizioni di Filippo Guaiana, Antonio Mazara e Antonino Fazio. Quest’ultimo è assistito dall’avvocato Fabio Sammartano. Per loro niente più arresti domiciliari, ma la sospensione dell’esercizio di pubblici uffici per la durata di dodici mesi.

Il tribunale del Riesame accogliendo il ricorso presentato dagli avvocati degli agenti di polizia penitenziaria finiti nell’inchiesta ha annullato le misure cautelari degli arresti domiciliari per tutti. Secondo il collegio, pur riconoscendo che gli episodi contestati richiedano approfondimenti, questi non raggiungono il livello di sistematicità e gravità tale da rientrare nel reato di tortura. In alcuni casi, le condotte sono state riqualificate come abuso di potere o altri reati meno gravi. Le motivazioni del Riesame non sono ancora state depositate. I domiciliari sono stati sostituiti con la misura interdittiva della sospensione dell’esercizio del pubblico ufficio nel Corpo della polizia penitenziaria.

Particolare che i legali degli indagati evidenziano è che il Riesame, ha riqualificato il reato di tortura nel reato di percosse, ovvero maltrattamenti.

Per quanto riguarda Antonio Mazzara, assistito dall’avvocato Francesco Brillante, il collegio giudiziario del capoluogo siciliano, oltre ad avergli annullato i “domiciliari” non ha disposto nei suoi confronti alcuna misura interdittiva.

Per tutti l’impianto accusatorio resta ancora in piedi, ma per il Riesame nei loro confronti non si configura il reato più grave: quello di tortura, contestato dalla Procura di Trapani che ha coordinato l’inchiesta condotta dal Nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria.

A Favignana si rompe nuovamente la passerella, disagi per gli utenti

Favignana – Questa mattina si è verificata l’ennesima rottura della passerella, un evento che ormai sembra ripetersi con drammatica regolarità e che sta causando gravi disagi all’intera comunità di Favignana. Ancora una volta, studenti, lavoratori e cittadini si trovano costretti a subire doppiamente le difficoltà dell’insularità, aggravate dall’assenza di interventi risolutivi.

“La passerella è un’infrastruttura essenziale per garantire collegamenti sicuri e continuità nei trasporti, ma da anni è in condizioni inaccettabili”, dichiara Pietro Giangrasso, Consigliere Comunale di Favignana. “Non solo studenti e lavoratori ne subiscono le conseguenze dirette, ma l’intero tessuto economico e sociale dell’isola è pesantemente penalizzato. È inaccettabile che una comunità come la nostra debba vivere in una situazione di costante precarietà”.

A peggiorare il quadro è l’assenza di risposte concrete da parte della Regione. “Da anni – aggiunge Giangrasso – attendiamo invano le promesse mai mantenute dell’allora Assessore ai Trasporti, Marco Falcone, che aveva garantito la costruzione di una nuova passerella. Parole che, ad oggi, non si sono mai tradotte in fatti concreti, lasciando Favignana in uno stato di abbandono e isolamento”.

Chiedo con forza che la Regione metta finalmente fine a questa vergognosa situazione e intervenga subito con soluzioni definitive. “La comunità di Favignana non può più attendere – conclude Giangrasso – e non accetteremo ulteriori ritardi o promesse vuote. È tempo che le istituzioni rispettino i diritti dei cittadini e diano risposte concrete a un problema che si trascina da troppo tempo”.

Arrestati due spacciatori a Petrosino, avevano la droga in casa

Petrosino – I Carabinieri della Stazione di Petrosino hanno arrestato un 18enne e un 33enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, nel corso di un servizio di perlustrazione, hanno eseguito una perquisizione in un appartamento nel quale, da giorni, vi era un anomalo e continuo via vai di persone.

Fatto accesso all’interno i Carabinieri hanno rinvenuto e posto a sequestro 22 involucri contenenti marijuana per un peso di circa 250 gr., 10 involucri contenenti hashish per un peso di 400 gr., oltre a bilancini di precisione e materiale per il confezionamento.

Per uno è stata disposta la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Petrosino e l’obbligo di presentazione alla P.G. per l’altro l’obbligo di dimora nel comune di Petrosino e l’obbligo di presentazione alla P.G.

Calatafimi, sono iniziati i lavori sulla SP33 di Fiumefreddo, silenzio sulla strada di Arcauso

Calatafimi – Sono iniziati lo scorso 5 dicembre i lavori di manutenzione straordinaria riguardanti la
SP33 di Fiumefreddo, che ricade nel Comune di Calatafimi Segesta. I lavori sono finalizzati ad eliminare condizioni di dissesto della strada, finanziati dalla Protezione Civile Nazionale, per il tramite della Protezione Civile Regionale, nella qualità di soggetto attuatore, servono a garantire interventi di protezione civile in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che hanno
interessato il territorio di alcune regioni d’Italia, tra cui la Sicilia, per un importo complessivo di 5.060.000,00 euro di cui 660.000,00 a carico del Libero Consorzio Comunale di Trapani.

I Lavori sono stati affidati alla Ditta appaltatrice Consorzio Stabile Medil Società Consortile per azione, a mezzo della consorziata esecutrice Costruzioni Piveco srl, che dovranno completare i lavori con ultimazione prevista il prossimo 06 giugno 2026.

Le attività degli uffici procedono con affidamenti e progettazione in corso su altre rilevanti strade di collegamento del territorio, su cui il Libero Consorzio fornirà a breve relativi aggiornamenti. si tratta di strade che rivestono una certa rilevanza sul territorio provinciale, la prima perché una importante strada di penetrazione agricola ma consente anche il collegamento tra il centro abitato la SS119 e l’area industriale del Fegotto. Questi interventi non sono miglioreranno la sicurezza e la viabilità, ma contribuiranno anche a stimolare anche l’economia provinciale e non solo.

Ci auguriamo che la stessa attenzione venga finalmente mostrata per un altro asse viario di importanza strategica per gli agricoltori di Calatafimi e di Alcamo, cioè la strada provinciale che insiste in contrada Arcauso, più che strada (la vedete nelle foto di copertina) la si può solo definire una delle trazzere peggiori degli ultimi 90 anni. Si perchè nessuno mai e dico nessuno, salvo qualche piccolo intervento, tipo mettervi del materiale edile di risulta per coprire l’inutilità della politica locale, è mai intervenuto con un lavoro totale, cioè realizzare una strada come si deve per permettere ai tanti agricoltori che la percorrono ogni giorno di raggiungere in sicurezza i loro appezzamenti di terreno, sia da Calatafimi e sia da Alcamo. Probabilmente serve che accada qualcosa di grave perchè finalmente qualcuno si accorga che esiste anche questo asse viario abbandonato da tutta la politica che conta. Per fortuna reggono ancora gli agricoltori che da quei terreni traggono giovamento, dimenticando le condizioni estreme soprattutto in inverno e il pericolo di rimanerci per sempre. Peccato perchè la zona è davvero un paradiso essendo vicina al Bosco di Angimbè. Non solo ma potrebbe essere anche una alternativa viaria per raggiungere la vicina Alcamo. La trazzera infatti va a congiungersi alla cantina San Francesco e alla zona industriale.

In tutti questi anni è però mancata la volontà politica. Una vergogna assoluta.

Sicurezza rafforzata nel trapanese, oltre 5 mila persone identificate e 642 infrazioni rilevate a novembre

Trapani – Nell’ambito dei servizi straordinari disposti dalla prefettura di Trapani nel corso di una riunione del Comitato provinciale per l’ordine pubblico, le Forze dell’Ordine hanno eseguito 71 operazioni di controllo nel mese di novembre.

Le attività hanno riguardato in particolare il centro storico del capoluogo e i comuni di Alcamo, Castellammare del Golfo, Erice, Marsala, Mazara del Vallo e Salemi.

Sono state inoltre identificate oltre 5.000 persone sottoposte ad obblighi giudiziari e, con riferimento alle violazioni del Codice della Strada, sono state accertate 642 infrazioni, tra cui 10 per eccesso di velocità e 11 per guida in stato di ebbrezza.

Sempre nello scorso mese di novembre la prefettura ha adottato tre interdittive antimafia nei confronti di altrettante aziende operanti nei settori agricolo e commerciale, oltre a quattro provvedimenti di divieto di detenzione armi.

Una specifica attenzione è stata dedicata anche ai sevizi di prevenzione nei luoghi della cosiddetta “movida”, per garantire sicurezza ai cittadini promuovendo un modello sano del divertimento notturno.

Controlli a Falsomiele e Borgo Nuovo della polizia

Palermo – Continua lo sforzo profuso dalla Polizia di Stato anche nei quartieri cittadini periferici,
all’insegna della sicurezza e della legalità. Nel corso degli ultimi giorni, sono stati effettuati servizi, improntati alle linee guida del controllo integrato del territorio, all’interno dei quartieri di Falsomiele e Borgo Nuovo.

Lo scopo dei servizi è stato quello di contrastare ogni forma di illegalità, sia essa illecito penale o amministrativo, vi hanno concorso numerose articolazioni della Polizia dei Commissariati “Zisa” ed “Oreto”, che, per l’occasione, ha schierato sulle strade del popoloso quartiere, investigatori, operatori delle Volanti e personale del settore amministrativo, quest’ultimo collaborato da personale Asp e Polizia Municipale.

In relazione a controlli ad esercizi commerciali, a fronte di accessi ispettivi effettuati con riguardo a numerosi attività, sono state riscontrate irregolarità soltanto nel corso di uno di essi: il titolare di un esercizio di gastronomia è risultato aver commesso illeciti in materia di sicurezza alimentare e applicazione di regolamenti comunitari nel medesimo settore.

E’ stata, per questo, elevata una sanzione di 2mila euro. Complessivamente, sono state identificate 283 persone, di cui 97 con precedenti di polizia, e 36 sottoposti a misure restrittive. Controllati 43 veicoli, elevati 15 verbali per violazioni di norme del Codice della Strada, per un valore di quasi 7000,00 euro. Ritirate 2 patenti, 1 carta di circolazione, effettuati il sequestro di 2 mezzi ed un fermo amministrativo. I servizi proseguiranno in questi ed altri quartieri cittadini.

Partinico. Soccorso e in salvo un cavallo precipitato in una scarpata [VIDEO]

Partinico – Nella mattina di oggi squadre del distaccamento dei vigili del fuoco di Partinico e squadra SAF (Speleo Alpino Fluviale) della Sede Centrale, sono state impegnate in contrada Manostalla nel comune di Partinico per il recupero di un cavallo precipitato in una scarpata.

A causa della natura impervia del territorio è stato necessario richiedere l’intervento dell’elicottero dei Vigili del Fuoco del Reparto Volo di Catania. Sul posto era presente un veterinario che ha provveduto alla sedazione dell’equino che successivamente è stato elitrasportato in zona sicura. le operazioni si sono concluse alle ore 15.00 circa.

Sequestrati a Marsala altri 20 motocicli

Marsala – Continua senza sosta l’azione repressiva da parte della polizia municipale della città liljbetana nei confronti di chi utilizza in barba ad ogni regolamento mezzi senza la necessaria documentazione prevista dal codice della strada. Non solo nel versante sud di Marsala, ma anche in pieno centro urbano si è proceduto al sequestro di motorini senza targa. Lo riferisce il Comando della Polizia Municipale, al termine di un’altra settimana di controllo del territorio che ha portato al fermo dei mezzi a due ruote non idonei a circolare su strada.

In totale, sono stati circa 20 i motorini – taluni senza assicurazione – intercettati in via Ernesto Del Giudice (lì ha sede il Comando) e in prossimità di via D. Alighieri, G. Anca Omodei e Mergellina, nonché nelle contrade Ciavolo e ancora a Strasatti. Con questa nuova operazione della Polizia Municipale, sono oltre 100 i ciclomotori sequestrati e affidati ad un centro di rottamazione autorizzato.