Alcamo, presi dalla polizia due ladri di carburante

Alcamo – Smantellata una banda specializzata nei furti di carburante. Due gli arresti. Si tratta di due cittadini rumeni, H.R.F., 30 anni, e H.A.I., 33 anni. Già noti alle forze dell’ordine, sono accusati di una serie di furti avvenuti tra agosto e ottobre 2024 ai danni di ditte edili e imprese agricole locali. In totale, i ladri avrebbero sottratto quasi 1.000 litri di carburante, oltre a prodotti ortofrutticoli e attrezzature agricole.

Le indagini della Sezione Investigativa del Commissariato di Alcamo, supportate da analisi di immagini di videosorveglianza e tracciati GPS dei veicoli utilizzati dai malviventi, hanno consentito di raccogliere prove decisive. I due sono stati arrestati lo scorso 3 dicembre e posti ai domiciliari con braccialetto elettronico. Durante una perquisizione nelle loro abitazioni, gli agenti hanno recuperato parte della refurtiva: carburante, attrezzature agricole e gruppi di continuità, sui quali sono in corso accertamenti per verificarne la provenienza.

Nonostante la solidità del quadro probatorio, gli investigatori hanno dovuto affrontare la difficoltà legata alla reticenza delle vittime nel denunciare i furti. Grazie al lavoro meticoloso degli agenti, le prove raccolte sono state sufficienti per procedere contro i due ladri.

Incendio all’Opera Pia Casa della fanciulla, di via Orfane

Trapani – Attimi di paura, la scorsa notte, nella zona del centro storico di Trapani. Un incendio di natura dolosa è divampato nella Casa della fanciulla di via Orfane. A dare l’allarme sono stati gli abitanti della zona. L’intervento dei vigili del fuoco ha scongiurato che le fiamme si propagassero ulteriormente ad altri edifici, per spegnere le fiamme hanno lavorato un paio di ore. L’incendio si è sviluppato in un locale pieno di spazzatura messe tutte al centro.

Nessun dubbio, pertanto, sulla matrice dolosa. Sono intervenuti gli agenti della Squadra volante. La struttura da anni è in totale stato di abbandono ed è diventato ricettacolo senzatetto ma anche luogo dove in molti smaltiscono la spazzatura. La struttura ha il tetto e i pavimenti crollati e nessuna guardiania.

Rubava ai turisti e prelevava dal bancomat, denunciato 41enne trapanese

Trapani – Un 41enne di Trapani è stato denunciato dai Carabinieri della Stazione di Trapani per furto aggravato e indebito utilizzo di carte di pagamento. Il 41enne sarebbe il responsabile di almeno 6 distinti furti messi a segno durante l’estate scorsa nei pressi della spiaggia di San Giuliano sul Lungomare Dante Alighieri a turisti stranieri e italiani in vacanza a Trapani.

L’uomo dopo essersi impossessato di effetti personali e portafogli delle vittime sarebbe riuscito ad effettuare prelievi e pagamenti dalle carte di credito per alcune miglia di euro.

A Mazara in manette un trafficante di droga, era ai domiciliari

Mazara del Vallo – La Polizia ha arrestato un pregiudicato cinquantenne per spaccio di stupefacenti. L’uomo, sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per reati della stessa natura, durante un normale controllo della Volante del locale Commissariato, si è mostrato particolarmente nervoso, tanto da indurre negli operatori il sospetto che potesse occultare qualcosa all’interno dell’abitazione.

La successiva perquisizione, operata anche da personale della Squadra Mobile di Trapani, ha permesso il rinvenimento di un grosso quantitativo di stupefacente. In particolare, nascosti all’interno di una vecchia stufa, sono stati rinvenuti 400 grammi di cocaina, mentre dentro un grosso barattolo di proteine erano contenuti 100 grammi di hashish e 32 grammi di crack.
Sempre all’interno dell’abitazione, è stata rinvenuta la somma di 3 mila euro, in banconote da piccolo taglio, probabile provento dell’attività di spaccio.

In quelle stesse ore, è stata sottoposta a perquisizione una seconda abitazione nella disponibilità del soggetto. Anche questo immobile, al pari del primo, era dotato di un sofisticato sistema di video sorveglianza, probabilmente utile a scongiurare l’ingresso improvviso delle forze di polizia.
Nelle immediate adiacenze dell’immobile sono stati rinvenuti 4 panetti di hashish, del peso complessivo di 800 grammi, e una pistola marca Beretta, calibro 7, 65, provento di furto consumato anni fa ai danni di un anziano mazarese. In questo caso, la droga e l’arma sono stati sequestrati a carico di ignoti, non essendo evidente la diretta riconducibilità di quanto rinvenuto al soggetto perquisito.

Per lo stupefacente rinvenuto nell’abitazione dove stava scontando la misura degli arresti domiciliari, l’uomo è stato arrestato in flagranza e condotto in carcere. Il GIP del Tribunale di Marsala, convalidato l’arresto, ha disposto nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere.

L’uomo è noto alla Polizia e ai magistrati della Procura di Marsala, non solo per i suoi precedenti, ma anche per una super confisca subita in passato di beni mobili (tra cui una porsche Macan), immobili nonché denaro, per un importo di oltre 1 milione di euro, ritenuti provento dell’attività di spaccio, e per essere stato sottoposto, nel 2021, alla misura della sorveglianza speciale.

Ruba 350 metri di cavi dal depuratore, arrestato un agrigentino

Alcamo – La Polizia ha denunciato alla Procura di Trapani il responsabile del furto, avvenuto a settembre scorso, dei 350 metri di cavi di rame del depuratore comunale di Alcamo; furto che ha provocato, non solo un ingente danno economico, ma rilevanti danni ambientali.

Grazie a una proficua collaborazione tra Polizia e Carabinieri è stato possibile individuare il responsabile del furto: si tratta di un 31enne cittadino rumeno, pregiudicato e residente in provincia di Agrigento. Lo stesso giorno del reato, il ladro è stato sottoposto a controllo da parte di una pattuglia dei Carabinieri a Sambuca di Sicilia, nell’agrigentino. Durante il controllo, il cittadino rumeno non ha saputo fornire spiegazioni valide al fatto che stesse trasportando nel suo furgone un ingente quantitativo di fili di rame, strumenti da effrazione, guanti e passamontagna. Per tale motivo, considerato che i cavi di rame potessero essere provento di furto, i militari dell’Arma hanno proceduto a denunciarlo per ricettazione. Sono state avviate attività investigative volte ad accertare la provenienza del materiale sequestrato e individuare il luogo di consumazione dell’ipotizzato reato.

Sono iniziati i contatti tra i Carabinieri di Sambuca di Sicilia e i poliziotti del Commissariato di Alcamo che, attraverso una certosina attività di polizia giudiziaria, hanno esaminato le “tracce informatiche” lasciate dal ladro. Su delega della Procura di Trapani, i poliziotti della Sezione Investigativa del Commissariato alcamese hanno esaminato le varie celle telefoniche agganciate dal cellulare del cittadino rumeno nel corso della giornata in cui è avvenuto il furto. Dall’analisi è emerso che al momento del furto al depuratore comunale, il dispositivo mobile trovato in possesso del rumeno agganciava la cella che copre la zona interessata dalla zona del furto e che dopo, tracciava il percorso che porta da Alcamo a Sambuca di Sicilia, riscontrando oggettivamente l’ipotesi investigativa. Mettendo insieme i pezzi del puzzle, i poliziotti della Sezione Investigativa del Commissariato di Alcamo sono stati in grado di denunciare all’A.G. il cittadino rumeno per furto aggravato.

Violenza negli stadi, Amata: “Sicilia virtuosa, ma non abbassare la guardia sul fenomeno”

Palermo – «Gli ultimi episodi di violenza negli stadi impongono una riflessione ormai improcrastinabile. I dati di quest’anno parlano di numeri molto elevati sul territorio nazionale, sebbene la Sicilia si collochi in una posizione assolutamente virtuosa rispetto alle altre regioni registrando pochissimi casi. Naturalmente non basta, dobbiamo lavorare per azzerare queste inaccettabili condotte, senza mai abbassare la guardia sul fenomeno». Lo afferma l’assessore regionale al Turismo, allo sport e allo spettacolo Elvira Amata, commentando la decisione degli arbitri del Lazio di scioperare contro la violenza negli stadi e l’indagine del Corriere dello Sport che indica la Sicilia come regione virtuosa rispetto ad altre realtà italiane, con cinque situazioni di violenza quest’anno.

«Occorre venir fuori da questa spirale – continua Amata – per riaffermare il valore educativo dello sport, un’attività che deve unire e mai dividere. E le istituzioni sono chiamate a svolgere il proprio compito sensibilizzando su questo tema. L’assessorato che guido ha avviato diverse misure proprio con l’obiettivo di promuovere l’inclusività dell’attività sportiva, esaltandone i valori positivi e la capacità di creare un contesto socio-culturale che abbia in sé gli anticorpi alle devianze e alla violenza».

Stretta pubblicazione atti, Costante: “Per ministero Giustizia i giornalisti sono lavoratori senza diritti”

Roma – Stretta pubblicazione atti, Costante: “Per ministero Giustizia i giornalisti sono lavoratori senza diritti”.

“Alla Federazione nazionale della Stampa piacerebbe che il ministero della Giustizia, con la stessa solerzia con cui prende in carico l’inasprimento delle norme sulla impubblicabilità delle misure cautelari, desse una risposta alle migliaia di giornalisti lavoratori autonomi italiani che da oltre un anno stanno aspettando, in base ad una legge firmata dalla stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni, una decisione sulla liquidazione giudiziale dei compensi. Evidentemente per una certa politica i giornalisti italiani non sono lavoratori come tutti gli altri”. Lo afferma Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi. “Dopodiché – prosegue – l’inasprimento dell’articolo 114 del codice di procedura penale, sotto la maschera del garantismo e della presunzione di innocenza, continua a rappresentare una ferita all’articolo 21 della Costituzione e al diritto dei cittadini ad essere informati”.

Il tribunale di Milano si pronuncia a favore di 10 lavoratori trapanesi della Telecom-Tim

Milano – Il tribunale di Milano ha dato ragione a dieci lavoratori trapanesi della “Telecom Spa – Tim Spa” che hanno fatto vertenza su iniziativa della Uilcom Trapani – tramite lo studio legale dell’avvocato Cirillo di Napoli – per il riconoscimento delle somme relative all’espletamento delle loro funzioni relativamente ai cosiddetti “assorbimento superminimi” e “timbratura in postazione”.

“Le cause già concluse – afferma il responsabile territoriale Uilcom Trapani Francesco Silvano – hanno riconosciuto importanti spettanze economiche non corrisposte per molte anni dall’azienda ai lavoratori. Questo rappresenta un importante passo avanti nella tutela dei diritti dei dipendenti sempre al centro degli interessi del sindacato e testimonia l’impegno profuso verso la risoluzione delle controversie”.

Altre cinquanta vertenze, inoltre, sono state presentate e sono in attesa di essere esaminate dal tribunale lombardo.

“La Uilcom di Trapani – aggiunge Silvano – continuerà a seguire con attenzione l’evoluzione di ogni singola vertenza confermando la propria disponibilità a sostenere il lavoratore per giungere a una rapida soluzione della stessa”.

E aggiunge: “Ci chiediamo come un’azienda che si definisce leader nel settore delle Tlc possa giustificare tutte queste inadempienze, ma soprattutto ci domandiamo chi pagherà per tutti questi danni e chi ha permesso che tutto ciò potesse succedere. Un terremoto giudiziario con gravi risvolti non solo economici ma anche d’immagine”.

“Un ringraziamento – conclude il responsabile territoriale Uilcom – allo studio legale Cirillo per la professionalità dimostrata e il contributo alla tutela dei lavoratori. Restiamo disponibili verso tutti i colleghi che vogliano unirsi alla nostra iniziativa legale per il riconoscimento delle spettanze economiche loro ingiustamente negate”.

Rapina al Credem di Trapani, assolto Gioacchino Cardella

Palermo – Il 6 luglio 2020 tre uomini con il volto coperto da mascherina anti Covid aveva fatto irruzione nell’agenzia Credem di via Virgilio riuscendo a sottrarre circa 65 mila euro. I tre erano stati arrestati nel febbraio dell’anno successivo dalla Squadra mobile di Trapani in collaborazione con i colleghi di Palermo grazie a intercettazioni telefoniche e all’esame di diversi sistemi di videosorveglianza.

Ieri la II sezione della Corte di Appello di Palermo ha assolto il palermitano Gioacchino Cardella, 55 anni, che in primo grado era stato condannato a 16 anni di reclusione. Cardella, difeso dall’avvocato Umberto Coppola del Foro di Trapani, aveva scelto il rito ordinario ed è stato assolto «per non aver commesso il fatto» e per lui è stata disposta l’immediata scarcerazione dagli arresti domiciliari.

I due complici, Giuseppe Giaccone e Gaetano Immesi, entrambi palermitani, erano stati condannati dal gup di Trapani a 6 anni di reclusione con rito abbreviato.

Alto impatto, forze dell’ordine nell’area della movida palermitana

Palermo – Continua il presidio da parte delle forze dell’ordine nelle aree della movida cittadina anche nelle ultime ore, applicando il modello d’intervento connesso ai controlli ad “Alto Impatto”.

L’attività, svolta su un vasto quadrante cittadino tradizionalmente frequentato da giovani, ha interessato la Vucciria, piazza Sant’Anna, via I.La Lumia, via Daita, via Gallo, piazza Magione, via Cagliari, via Roma, via Gorizia, via Garibaldi, piazza Rivoluzione, via Lattarini e Discesa dei Giudici.

Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza, ognuno per i settori di competenza, hanno garantito una significativa presenza su questa ampia porzione di centro città. Nel corso dei servizi sono state identificate 391 persone, di cui 52 con precedenti penali e o di polizia, nonchè controllati 78 mezzi, elevate 6 contestazioni ai sensi del Codice della Strada, effettuati 2 sequestri amministrativi e ritirate 3 carte di circolazione.

I servizi di Alto Impatto proseguiranno nel corso dei prossimi giorni.