Alcamo. Incastrato dai tatuaggi il ladro seriale che rubava i distributori automatici [VIDEO]

Alcamo – Incastrato dai tatuaggi un alcamese di 46 anni pregiudicato, è accusato di aver messo a segno almeno 9 furti ai danni distributori automatici della città. Nei confronti dell’uomo il gip ha disposto gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico misura eseguita dai carabinieri della compagnia di Alcamo.

L’uomo già conosciuto alle forze dell’ordine è l’autore di una serie di furti ai danni di distributori automatici messi a segno nel mese di settembre scorso. L’indagine dei militari dell’Arma – coordinata dalla Procura della Repubblica – è scattata dopo le denunce di furto presentate dai commercianti che avevano subito, in rapida successione, il danneggiamento dei distributori e il furto delle monetine.

Il 46enne, nel solo mese di settembre, avrebbe messo a segno 9 colpi portando via, in ogni circostanza, una somma fra i 200 e i 700 euro. I furti ai distributori avvenivano nel corso della notte (in due circostanze sono stati riscontrati più colpi andati a segno, nella stessa notte). L’uomo agiva travisando parzialmente il volto. A tradirlo, le immagini estrapolate dai circuiti di videosorveglianza installati in ogni punto svaligiato, dall’analisi sarebbe emerso il medesimo modus operandi e l’esatta corrispondenza somatica dell’uomo e dei suoi connotati (con particolare riferimento ad alcuni tatuaggi ben visibili).

Al 46enne è stato pure contestato il reato di ricettazione, poiché avrebbe utilizzato un Fiat Doblò rubato nel mese di settembre ad un 54enne di Trapani.

Non si ferma ad un posto di blocco, arrestato un 47enne

Trapani – I Carabinieri della Compagnia di Trapani hanno arrestato, per resistenza a Pubblico Ufficiale, un 47enne che non si sarebbe fermato all’ALT dei militari.

Durante un posto di blocco, in orario notturno, i Carabinieri intimavano l’ALT al 47enne che, invece di arrestare la marcia, eseguiva manovre ad elevata velocità mettendo in pericolo l’incolumità pubblica.

Dopo un inseguimento per le vie cittadine veniva infine fermato e, oltre all’irregolarità dei documenti di guida (revisione, assicurazione e patente scaduti), i militari rivenivano e sottoponevano a sequestro una dose di sostanza stupefacente tipo crack. Tratto in arresto, a seguito dell’udienza di convalida, è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nei comuni di Trapani ed Erice.

Racalmuto, donna cade dal balcone, le sue condizioni sono gravi

Racalmuto (Agrigento) – E’ caduta dal balcone della sua abitazione, al terzo piano di una palazzina, nel centro storico di Racalmuto. E’ accaduto nella tarda mattina di oggi (8 novembre). La donna una 50enne ha riportato gravi lesioni in varie parti del corpo.

Scattato l’allarme la signora è stata trasferita in elisoccorso all’ospedale Sant’Elia a Calatanissetta, la prognosi è riservata. Non è ancora chiara la dinamica dei fatti. Sulla vicenda indagano i carabinieri.

Pare che lo scorso 2 agosto, il marito della donna, era caduto sempre dallo stesso punto mentre stava effettuando dei lavori domestici, riportando numerose ferite ma riuscendo a salvarsi. Stamane è toccato alla moglie.

Bagheria. Aggrediscono poliziotti, daspo a padre e figlio

Bagheria – Emessi dal Questore di Palermo due provvedimenti di Daspo Willy (divieto di accesso agli esercizi pubblici ed ai locali di pubblico trattenimento) nei confronti di due persone rispettivamente padre e figlio, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di gravi condotte che hanno turbato l’ordine e la sicurezza pubblica. La misura di prevenzione interdittiva, della durata complessiva di tre anni, impedisce ai due soggetti indagati, destinatari del provvedimento, di accedere e stazionare nelle immediate vicinanze di alcuni locali di pubblico intrattenimento ovvero esercizi pubblici presenti nel territorio di Bagheria limitrofi al luogo dell’aggressione.

La misura di prevenzione trae origine da un episodio di violenza avvenuta lo scorso 30 ottobre, quando padre e figlio, in due distinti momenti, si sono resi protagonisti di una violenta aggressione ai danni degli “Agenti del Commissariato di Bagheria”. Gli agenti sono stati fatti bersaglio di frasi ingiuriose, minacce e violenze riportando lesioni personali.

In particolare i poliziotti, inviati in via Consolare a Bagheria, per sedare una lite scoppiata in seguito ad un incidente stradale, sono stati prima oltraggiati da un minore, il quale, seppur non coinvolto nella lite ma spettatore del diverbio stradale, avrebbe proferito frasi altamente oltraggiose all’indirizzo degli agenti e, successivamente, posto in atto azioni violente tentando di colpire per due volte uno dei poliziotti con una testata.

Gli operatori, ultimato l’intervento e riportata la calma, hanno tentato di identificare il soggetto ma dopo vari e inutili tentativi di contenerlo sono stati costretti all’utilizzo della pistola ad impulsi elettrici. Il minore, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico con lama lunga 8 cm, rinvenuto all’interno di un marsupio.

Il padre del minore, dopo aver assistito da lontano alla scena, intervenuto in difesa del figlio, sarebbe arrivato sul posto ed, a tutta velocità in sella ad uno scooter elettrico, sceso dal mezzo, lo avrebbe scaraventato addosso ad un poliziotto. Alla luce dei fatti emersi entrambi sono stati denunciati in stato di libertà per violenza o minaccia, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale, lesione personale. Il minore inoltre è stato denunciato per porto di armi od oggetti atti ad offendere.

Gli odierni provvedimenti, emessi dal Questore di Palermo, all’esito degli accertamenti sviluppati dalla Divisione Anticrimine della Questura, sono volti sia a prevenire il verificarsi di disordini negli esercizi pubblici o di pubblico intrattenimento, sia a contrastare i fenomeni di illegalità che pongono in serio pericolo la sicurezza pubblica e l’incolumità dei cittadini.

A carico del minore, denunciato anche per porto di armi od oggetti atti ad offendere inoltre è stato applicato il daspo “fuori contesto” che, come da recente normativa, impedisce l’accesso a persone che si siano rese responsabili di gravi reati, realizzati al di fuori del contesto sportivo, allo scopo di impedire che queste possano riprodurre le stesse condotte illecite o violente, anche all’interno degli stadi o in luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive, nei quali comportamenti analoghi potrebbero comportare gravi rischi per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Poiché le condotte del minore sono indicative di una propensione alla violenza, gli è stato vietato per un periodo di 4 anni di accedere agli impianti sportivi del territorio nazionale ove si disputeranno tutte le manifestazioni calcistiche, anche amichevoli ampiamente pubblicizzate, dei Campionati italiani di serie “A”, “B”, “C” organizzati e disciplinati dalla FIGS, compresi quelli riconducibili alla Divisione “calcio a 5” della succitata Federazione italiana gioco calcio, Lega Nazionale Dilettanti, nonché dei tornei nazionali organizzati dalla F.I.F.A e quelli DI Champions League, Europa League, Coppia Intercontinentale e Conference League organizzati dalla UEFA, TIM CUP E Supercoppa di Lega , e quelli della Nazionale Italiana di Calcio, Campionato Primavera, Coppa Italia Primavera, Supercoppa Primavera.

Giova precisare che gli odierni indagati, sono, allo stato, indiziati in merito ai reati contestati e che la loro posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.

Trapani: accoltellato un pescivendolo, fermato per tentato omicidio un 50enne

Trapani – I poliziotti della Questura di Trapani hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di un cinquantenne trapanese, con gravi pregiudizi di polizia, presunto responsabile di tentato omicidio.

I fatti risalgono al 26 ottobre scorso. Alle 8 del mattino, è giunta in Sala operativa la segnalazione di un uomo ferito, accasciato sul marciapiede di fronte l’ingresso laterale della Questura. Mentre i poliziotti soccorrevano il ferito, una chiamata anonima segnalava al 112 la presenza in via Ammiraglio Staiti di un uomo armato di spranga. Alla seconda segnalazione seguiva una terza: un soggetto diceva di essere stato coinvolto in una lite scoppiata presso il mercato del pesce cittadino e di temere per la propria vita, perché inseguito da un uomo armato di bastone.

Il successivo intervento degli investigatori della Squadra mobile ha permesso di fare chiarezza sui tre episodi, tutti riconducibili ad un’unica vicenda delittuosa. Intorno alle 7 di quella mattina, tra due pescivendoli, a lavoro presso il mercato del pesce, era scoppiata una lite; uno dei due, dopo l’alterco, si era allontanato, per poi tornare impugnando un coltello di grosse dimensioni, di quelli utilizzati per sfilettare il salmone o i tonni; si era poi avventato sulla vittima, ferendola gravemente al braccio e alla schiena. Il ferito si era dato alla fuga e, soccorso da due passanti, aveva chiesto di essere accompagnato in Questura, per sporgere querela; una volta in Questura, le sue condizioni si erano però aggravate.

Poco dopo l’accoltellamento, l’aggressore si era allontanato alla guida del suo furgone; lungo via Ammiraglio Stati è stato bloccato dall’auto guidata dal padre della vittima che, impugnando una spranga, lo ha costretto a scendere dal mezzo. L’uomo, inseguito per diversi metri, temendo per la propria incolumità, ha chiamato la Polizia. In seguito, ha confessato l’azione delittuosa e di essersi disfatto del coltello grazie all’aiuto del fratello, anch’egli pescivendolo, presente al momento dell’aggressione.

Dopo il fermo per tentato omicidio, regolarmente convalidato dal GIP del Tribunale di Trapani, l’aggressore è stato condotto in carcere, dove attualmente è ristretto.

La vittima ha riportato una grave ferita all’avambraccio destro, tipica lesione da difesa, con parziale frattura dell’osso, e una seconda ferita alla schiena, entrambe giudicate guaribili in trenta giorni. Tracce di sangue sono state repertate su una parete interna al mercato del pesce che, al momento della lite, era pieno di gente.

Le indagini della Squadra mobile, coordinate dalla locale Procura, continuano per chiarire i motivi della lite e l’eventuale coinvolgimento di terzi.

Non ce l’ha fatta Lidia, la giovane precipitata dal balcone di casa a Mazara

Mazara del Vallo – Lidia era volata giù dal terzo piano della sua abitazione. Trasferita in gravissime condizioni a Palermo à morta a Villa Sofia a causa delle gravissime ferite riportate su tutto il corpo. Purtroppo non ce l’ha fatta Lidia Ferro, la ragazza di 22 anni, è morta questa mattina.

Lunedì mattina era precipitata dal terzo piano della palazzina in cui viveva. Sul posto erano arrivati i soccorsi del 118, che avevano trasportato la giovane prima all’ospedale Abele Ajello per le prime cure, poi visto l’aggravarsi delle condizioni i medici ne hanno disposto l’immediato trasferimento a Palermo dov’è stata ricoverata in prognosi riservata, aveva fratture agli arti inferiori, alla colonna vertebrale, e diffuse emorragie.

Aveva un centinaio di dosi di cocaina e crack, donna in manette a Mazara

Mazara del Vallo – L’hanno trovata con un centinaio di dosi di cocaina e crack, oltre ad altro stupefacente. Gli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di Mazara hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio, una donna di quarant’anni, con precedenti per reati contro la persona.

L’attività di polizia giudiziaria si inquadra nell’ambito di una strategia di contrasto finalizzata alla repressione della fiorente attività di spaccio, condotta nei rioni popolari del Comune di Mazara.

Nel corso di un normale controllo gli agenti hanno trovato addosso alla donna che si trovava appena fuori la sua abitazione, un grosso involucro contenente 100 grammi circa di cocaina, 75 di eroina, 50 di hashish e 21 grammi di crack.

La successiva perquisizione domiciliare ha consentito il rinvenimento di un bilancino di precisione
e materiale per il confezionamento dello stupefacente. L’arrestata, nel 2018, è stata denunciata per lesioni personali riconducibili a omessa vigilanza, avendo permesso al nipote di due anni, con lei convivente, di ingerire sostanza stupefacente del tipo hashish.

In considerazione della gravità dei fatti, l’arrestata è stata tradotta in carcere. Su richiesta della
Procura della Repubblica di Marsala, il GIP competente ha convalidato l’arresto e disposto la
custodia cautelare in carcere. Il procedimento è stato definito con sentenza di applicazione pena per 8 mesi.

Scoperta a Favignana discarica abusiva, denunciato 62enne [VIDEO]

Favignana – La polizia municipale di Favignana ha scoperto un’area destinata a deposito illecito di rifiuti. L’operazione è scattata questa mattina. L’attività ha portato al sequestro dell’intera area e alla denuncia per gestione illecita di rifiuti un uomo di 62 anni che deteneva la disponibilità del terreno.

Gli agenti, coordinati dal comandante Libero Giuseppe Carbone con l’ispettore Baldassare Calamia, hanno rinvenuto all’interno dell’area di circa quattordicimila metri quadrati, in località Setteminne, una notevole quantità di rifiuti abbandonati, elettrodomestici, vecchi mobili, sanitari, materiale edile di scarto, ferraglia e altri oggetti di varia natura, depositati in violazione delle normative ambientali.

L’operazione rappresenta un ulteriore passo nella tutela dell’ambiente e nella lotta contro lo smaltimento irregolare di rifiuti nelle Isole Egadi.

Mazara. Vola giù dal balcone grave una donna di 36 anni

Mazara – Si trova ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Villa Sofia di Palermo la 36enne di Mazara del Vallo che è volata giù dal balcone della sua abitaziona attorno alle 4 della notte scorsa. L’incidente è avvenuto nei pressi di via Potenza a Mazara.

Scattato l’allarme sul posto sono intervenuti i soccorsi del 118 che hanno trasportato la donna al pronto soccorso dell’ospedale Abele Ajello qui i medici dell’area di emergenza viste le condizioni gravissime della donna che presentava fratture agli arti inferiori alla colonna vertebrale, e diffuse emorragie hanno predisposto l’immediato ricovero a Palermo, dove ora si trova ricoverata in prognosi riservata.

Le indagini sono condotte dai carabinieri della compagnia di Mazara, che stanno visionando le immagini della videosorveglianza della zona per chiarire la dinamica. Nessuna ipotesi viene esclusa.

Colpo grosso al Conad di Castelvetrano la notte scorsa, ingente il bottino

Castelvetrano – Si aggira tra 25 e 50 mila euro il bottino del furto messo a segno nel punto Conad sul prolungamento di via Gentile a Castelvetrano.

La banda ha messo a segno il colpo la notte scorsa. Ad agire un gruppo di persone bene organizzata e preparata ma, soprattutto, gente che conosceva bene la cassaforte dotata di un particolare sistema d’allarme. Chi ha messo a segno il furto ha disattivato il sistema di videosorveglianza e poi, una volta dentro il punto vendita, ha sfondato un muro per entrare nel vano dove si trovava la cassaforte. Le indagini sono condotte dagli investigatori del Commissariato di Castelvetrano. L’azione è stata preparata nei minimi dettagli.