Marsala: sequestrati 18 moto irregolari. Operazione all’alba

Marsala – Eseguita questa mattina  dalla Polizia Municipale di Marsala, una operazione che ha portato al sequestro di 18 motoveicoli privi di targa e senza copertura assicurativa. L’operazione si è svolta a partire dalle 5 in un cruciale snodo viario che collega le contrade di Ciavolo e Strasatti, un’area di forte transito quotidiano.Disposta e coordinata dal comandante della Polizia Municipale, Vincenzo Menfi, l’operazione è stata eseguita dagli ispettori e agenti Luca Isacco, Tommaso Maria, Maria Teresa Crea e Giorgio Zaccarias.L’ intervento segue altre analoghe iniziative messe in atto nelle settimane precedenti, con l’obiettivo di eliminare dalla circolazione mezzi irregolari che costituiscono una minaccia per la sicurezza stradale e pubblica. Nel complesso, le attività di controllo e sequestro condotte finora hanno portato alla rimozione di 60 motoveicoli senza targa, veicoli che, oltre a rappresentare un’insidia per la circolazione, possono essere utilizzati per la commissione di reati, sfruttando l’anonimato garantito dall’assenza della targa per mimetizzarsi nel traffico senza essere identificati.La mancanza di targa e assicurazione su questi veicoli non solo mette a rischio la sicurezza stradale, ma crea anche un grave problema di tracciabilità.

Senza elementi di identificazione visibili, i mezzi irregolari possono sfuggire ai controlli e risultare difficili da rintracciare in caso di incidenti o atti criminosi.La strategia di controllo si inserisce in un piano più ampio che la Polizia Municipale di Marsala sta attuando, con un’attenzione particolare alle aree periferiche e alle contrade più trafficate, dove spesso si annida una maggiore presenza di veicoli irregolari. La zona di Ciavolo e Strasatti, in particolare, rappresenta un importante punto di collegamento tra diverse contrade, e un’area su cui le forze dell’ordine hanno concentrato i loro sforzi di monitoraggio.I 18 motoveicoli sequestrati questa mattina sono stati conferiti ad un operatore munito della qualifica di gestore ambientale, incaricato della loro successiva alienazione. Con quest’ultimo intervento, il numero di veicoli sequestrati dall’inizio delle operazioni ammonta a 60, un risultato significativo per la Polizia Municipale di Marsala che, grazie a queste azioni coordinate, sta progressivamente migliorando la sicurezza sulle strade della città.L’operazione di oggi rappresenta dunque non solo un colpo all’illegalità, ma un ulteriore passo avanti verso una città più sicura, dove il rispetto delle regole diventa un imperativo per tutti coloro che vi circolano.

Giornata ecologica sul lungomare Dante Alighieri

Trapani – Di sacchi ne hanno riempiti tanti, raccogliendo rifiuti di ogni genere. Anche uno scaldabagno abbandonato dai soliti ignoti che trasformano la costa in discarica a cielo aperto.Giornata ecologia, questa mattina, sul lungomare Dante Alighieri, nel tratto compreso tra l’ex ipermercato Grande Migliore e San Cusumano. Protagonisti, gli studenti che frequentano gli istituti di Trapani ed Erice.  Hanno raccolto l’appello di Legambiente partecipando alla trentaduesima edizione di “Puliamo il mondo”.La spazzatura raccolta era concentrata nel tratto ricadente nel territorio di Trapani. Pulita, invece, la spiaggia di San Giuliano. I sacchi raccolti sono stati poi portati via  da un mezzo del Comune di Trapani.

Un comitato spontaneo per tutelare l’integrità naturalistica del litorale di contrada Stornello

Favignana – Il recente interessamento per l’acquisto di alcuni lotti di terreno in contrada Stornello che si estendono lungo un esteso tratto di costa di Favignana è finito al centro di polemiche. A far accendere i riflettori sulla vicenda il comitato spontaneo «Salviamo lo Stornello». La vicenda sta sollevando preoccupazioni tra i proprietari e gli abitanti della zona.

L’obiettivo del comitato, che esorta la comunità locale «a unirsi a questa battaglia per la difesa di uno degli ultimi angoli incontaminati di Favignana è quello di tutelare l’integrità naturalistica dell’Isola» «Nonostante le destinazioni urbanistiche previste consentano esclusivamente costruzioni a uso agricolo e residenze di campagna – dicono gli isolani, l’eventuale acquisto di questa area ha generato dubbi sulle reali finalità della compravendita». Il timore del comitato è che, «sebbene attualmente non vi siano segnali concreti di progetti non compatibili, l’eventuale realizzazione di strutture a uso diverso possa avere un impatto devastante sull’ambiente circostante. La costa, la vegetazione e la fauna locale, con riferimento alle specie di uccelli migratori che nidificano nell’area, sono particolarmente vulnerabili a fattori come l’inquinamento acustico e l’aumento della densità abitativa – fanno notare gli abitanti dell’isola – Ogni modifica rischierebbe di alterare in modo irreparabile il carattere incontaminato della zona».

Il comitato ha inviato comunicazioni agli uffici comunali e regionali, sollecitando l’applicazione rigorosa delle normative vigenti, inclusi il piano paesaggistico regionale e le direttive del programma Natura 2000. Nei prossimi giorni, è previsto un incontro con l’amministrazione comunale di Favignana per discutere della questione e garantire che venga preservata la tutela ambientale dell’area.

Marsala Tari 2024. Nessuna sanzione per il mancato pagamento entro i termini

Marsala – Il settore Finanze e Tributi del Comune di Marsala fa sapere che – a causa di ritardi nell’invio postale dei bollettini Tari 2024 – non è stato ancora completato il recapito a domicilio del plico spedito. Pertanto, non saranno applicati interessi e sanzioni per i pagamenti oltre il termine di scadenza fissato per ciascun F24, fermo restando che il pagamento della TARI 2024 va completato entro il prossimo 16 dicembre.

Scusandosi per il disagio causato, il Settore Finanze e Tributi evidenzia che i modelli di pagamento TARI possono essere scaricati accedendo alla pagina web istituzionale “servizi riservati ai cittadini” (https://marsala.comune-online.it/) oppure chiedendone copia all’Ufficio Urp sito del Palazzo Comunale di via Garibaldi (ingresso n. 6). Intanto gli Uffici Tributi comunali, per motivi tecnici, rimarranno chiusi giovedì prossimo, 10 ottobre.

Parco archeologico di Segesta, inaugurato il nuovo front office dopo incendio

Calatafimi Segesta –  Nuova veste per il Parco archeologico di Segesta frutto di un’operazione di restyling che ha interessato la zona della prima accoglienza, con un nuovo box per i custodi, il front office, la caffetteria e presto anche nuovi bagni per i visitatori dopo i danni causati dall’incendio dei mesi scorsi che distrusse gran parte delle aree di ristoro destinate al pubblico. Il nuovo punto di accoglienza “Segesta Culture Store”, che si trova proprio sotto il Tempio Dorico, allestito con sedute in legno e ampi spazi, si presenta con una veste accattivante, oltre che essere ecosostenibile e in linea con gli ultimi accorgimenti in termini di accoglienza museale.«Un disastro che si è trasformato in opportunità – ha detto l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato – Accanto alla tutela e alla valorizzazione, un impegno concreto per rendere accessibile e accogliente uno dei siti archeologici più affascinanti della Sicilia, ma soprattutto per porre in primo piano il visitatore». Soddisfazione anche per i numeri del Parco: «Incassi più che raddoppiati a seguito dell’adeguamento delle tariffe d’ingresso agli standard europei, con un incremento del 77 per cento – ha aggiunto il componente del governo Schifani – Il parco ha chiuso il bilancio consuntivo 2023 con 800 mila euro di avanzo di amministrazione, la metà dei quali reinvestita nel restyling del parco e nel recupero delle infrastrutture danneggiate dal rogo».

Tra gennaio e settembre 2024, gli incassi hanno raggiunto 2.149.395 euro (a fronte di 1.212.000 euro nello stesso periodo dello scorso anno), mentre i visitatori sono cresciuti del dieci per cento, toccando quota 283 mila rispetto ai 266.716 presenti negli stessi mesi nel 2023.  «I progetti messi in campo – ha sottolineato il direttore del Parco, Luigi Biondo – non riguardano solo un semplice restyling estetico ma un un percorso più ampio rivolto all’accessibilità del Parco e che sarà completato entro Natale. Abbiamo già ripulito e adeguatamente illuminato la gradinata che conduce al Tempio e rifatto la strada carrabile per consentire l’accesso alle famiglie con passeggini e ai visitatori con disabilità. Sono in corso, inoltre, una serie di interventi che spaziano dal digitale alla parte strutturale».All’interno dell’area ristoro sono presenti prodotti gastronomici a km zero, gli stessi che ogni domenica sono ricercati al Mercato degli Elimi, sotto il logo “Elymos”, fra cui il miele prodotto a Segesta e la pasta di grani antichi, la confettura dolce e salata di Calatafimi, l’olio e il vino di Segesta. Nel bookstore, invece, anche volumi e guide sui siti archeologici e i musei siciliani, oltre che un corner sui parchi e musei del Trapanese e il merchandising ufficiale del Parco archeologico di Segesta.

Al via i lavori per la pista ciclabile di Trapani

Trapani – Il capoluogo come una qualsiasi città dell’Olanda dove le piste ciclabili esistono da decenni e sono un pezzo della storia di questo Paese e dei suoi abitanti, abituati ad utilizzare come mezzo di trasporto proprio le biciclette per i loro spostamenti nelle città. Sono iniziati i lavori per la realizzazione della pista ciclabile a Trapani. Il cantiere è già visibile nel lungomare Dante Alighieri nel tratto che va da Piazza Vittorio Emanuele al confine con il Comune di Erice.

“Scelta strategica – scrivono dal comune – perché la nuova pista collega le due città lungo un percorso naturalistico ed ambientale meraviglioso. Il percorso ciclabile è previsto lungo un tracciato di 2.000 mt. che complessivamente attraversa il perimetro a nord della città, sarà a doppio senso di marcia, con larghezza complessiva di 250 cm. Sarà dotata di segnaletica orizzontale che comprende le strisce laterali continue, la striscia discontinua di mezzeria, il simbolo di pista ciclabile elongato e le strisce per attraversamento pedonale e di segnaletica verticale per l’indicazione della pista ciclabile e degli attraversamenti. Inoltre, all’intera superficie della pista verrà applicato un trattamento protettivo ecosostenibile di colore azzurro chiaro”.

Tumori del seno, accordo Regione-Komen Italia per screening in tutta la Sicilia

Palermo – Un’unità mobile di Komen Italia, associazione di volontariato per la prevenzione e la diagnosi del tumore del seno, girerà per dodici mesi le nove province della Sicilia per effettuare screening oncologici. È quanto previsto dall’accordo di collaborazione tra Regione e Komen Italia firmato questa mattina a Palermo dall’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo e dalla presidente dell’associazione Daniela Andreina Terribile.

«Un progetto molto importante – ha detto Volo alla cerimonia di presentazione dell’accordo nella Sala Onu del Teatro Massimo – che lanciamo oggi, primo ottobre, giorno in cui si apre il mese internazionale dedicato alla prevenzione del tumore della mammella. Un’iniziativa che ci ha visti impegnati in prima fila con il Dasoe, perché siamo certi che, estendendo le attività di prevenzione alle aree meno servite o disagiate dell’Isola, grazie alla collaborazione di Komen Italia, aumenteremo la percentuale di adesione delle donne siciliane agli screening con conseguenti aumenti nelle percentuali di guarigione».

Nel dettaglio, l’intesa, della durata di un anno, prevede che l’associazione metta a disposizione una propria unità mobile dotata di mammografo digitale e di altri strumenti diagnostici di ultima generazione per effettuare attività di screening in tutta la Sicilia, in stretta collaborazione con il Dasoe, il dipartimento regionale delle Attività sanitarie, e le Asp dell’Isola. Oltre alle attività di prevenzione oncologica rivolte alla popolazione appartenente alla fascia di età target (50-69 anni) prevista dai Lea, Komen Italia, in momenti diversi, potrà effettuare anche esami di controllo sul resto della popolazione femminile. Prevista anche l’organizzazione di eventi educativi e laboratori teorico-pratici di promozione del benessere e della salute.

La campagna nazionale di Komen Italia “La prevenzione è il nostro capolavoro” è partita proprio dalla Sicilia: da Palermo, dove questa mattina è stata inaugurata l’unità mobile di piazza Verdi, che effettuerà dal primo al 3 ottobre visite senologiche, ginecologiche e nutrizionali; e, nelle stesse date, da Catania, in Piazza Federico di Svevia – Castello Ursino, con prestazioni di senologia.

«Questa collaborazione si basa su una soluzione innovativa che inaugura una non scontata sinergia tra istituzioni e associazioni – ha aggiunto la presidente di Komen Italia Terribile -. Un primo passo importante di una collaborazione che siamo certi proseguirà perché è pensata per le donne siciliane, con l’obiettivo di raggiungere quelle sacche più restie che si trovano nelle aree periferiche delle grandi città o nelle zone più disagiate dell’Isola dal punto di vista geografico».

Per agevolare le iniziative di prevenzione previste dall’accordo, garantendo che esse vengano realizzate in pieno coordinamento con le singole aziende sanitarie provinciali, sia sul piano del calendario delle attività sia sul piano della condivisione degli esiti degli screening e la eventuale prosecuzione delle cure presso le strutture del Ssr, è stata istituita anche una cabina di regia composta da un rappresentante del Dasoe, da tre rappresentanti di Komen Italia e dai nove responsabili dei Centri gestionali screening delle Asp.

Disabili gravissimi: 17 milioni di euro dalla Regione per il contributo economico di agosto

Palermo – Arrivano 17 milioni di euro dall’assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali per il pagamento del contributo economico del mese di agosto in favore delle persone con disabilità gravissima.

«La disabilità è una condizione che riguarda non solo il singolo individuo – dichiara l’assessore Nuccia Albano – ma anche tutti i suoi familiari. Per questo, l’impegno che abbiamo preso da subito e che continuiamo a portare avanti, erogando puntualmente le risorse per i benefici economici, è quello di fornire loro un adeguato supporto per vivere un’esistenza dignitosa».

La somma impegnata, a valere sul “Fondo regionale per la disabilità”, ammonta a 16.958.640 euro ed è destinata a tutte le Asp dell’Isola che comunicano, mensilmente, il numero delle persone affette da disabilità gravissima. I soggetti censiti al mese di agosto risultano 14.629.

Sanità, liste d’attesa. Ultimatum di Schifani a manager e direttori sanitari

Palermo – «Se le Asp, gli ospedali e i Policlinici siciliani non raggiungeranno gli obiettivi assegnati dal mio governo, soprattutto per quanto riguarda l’abbattimento delle liste d’attesa, insieme ai manager delle Aziende decadranno automaticamente anche i direttori amministrativi e sanitari, le cui nomine si stanno completando in queste ore».

È la rigida indicazione che il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha dato stamattina all’assessore alla Salute, Giovanna Volo, da trasferire a tutti i direttori generali che nei prossimi giorni contrattualizzeranno i vertici delle direzioni strategiche.

I manager dovranno inserire, così come già fatto nei loro contratti, obiettivi specifici e concreti specialmente sulla riduzione delle liste d’attesa, con un monitoraggio trimestrale e una rigorosissima verifica annuale del raggiungimento degli stessi, a pena di decadenza automatica, anche solo dopo il primo anno dall’insediamento.

«L’abbattimento delle liste di attesa – dice Schifani – è uno dei principali impegni assunti dal mio governo sin dall’insediamento. Insieme con l’assessore Volo e con i dirigenti dell’assessorato stiamo lavorando concretamente in questa direzione. Ritengo doveroso che i vertici delle Aziende sanitarie, nel loro complesso, si assumano pienamente la responsabilità di garantire ai pazienti un accesso tempestivo alle cure e per questo devono essere sottoposti alle necessarie e rigorose verifiche dei loro obiettivi. Se non li raggiungeranno, andranno tutti a casa, ancor prima della scadenza del loro mandato. Ai cittadini dobbiamo dare risposte qualificate e rapide ai loro bisogni di salute».

Dia, scatta la confisca ai beni dei Paratore. Un patrimonio da cento milioni di euro

Catania – La Direzione Investigativa Antimafia sta eseguendo un provvedimento emesso dal Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione con il quale è stata disposta la confisca dell’imponente complesso societario e patrimoniale d Antonino e Carmelo Paratore, rispettivamente padre e figlio.

I due sono a capo di uno dei gruppi imprenditoriali più importanti della Sicilia orientale, operanti in svariati settori, ma principalmente nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti. Negli anni i due Paratore, sono riusciti a creare una vera e propria galassia di imprese, diversificando le attività della famiglia con società attive nei servizi di pulizia degli ospedali, nel settore immobiliare e nella gestione di un notissimo stabilimento balneare, sito sul litorale catanese.

La certosina indagine avviata nel 2020 dalla D.I.A.– in sintonia con la Procura distrettuale etnea – ha preso in esame la posizione economica, finanziaria e patrimoniale dei predetti imprenditori, già attinti da indagini penali coordinate dalla Procura etnea, sulla scorta delle quali erano stati tratti in arresto con l’operazione denominata “Piramidi”.Con il provvedimento di confisca, il Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione “ha riconosciuto il rapporto sinallagmatico sussistente da svariati decenni tra i Paratore e il boss ergastolano Maurizio Zuccaro, detenuto presso il carcere di Opera Milano, storico esponente del clan Santapaola-Ercolano, già condannato per l’omicidio di Luigi Ilardo nota “fonte Oriente” ucciso a Catania nel 1996.

Murizio Zuccaro (ergastolano) è cognato di Vincenzo Santapaola e nipote del capomafia Nitto Santapaola.

Il forte legame tra i predetti, conclamato in atti giudiziari, emerge con certezza anche dalla presenza dei Paratore al battesimo della figlia del boss Zuccaro e al matrimonio del primogenito di quest’ultimo, anch’egli condannato per reati in materia di mafia. I Giudici hanno riconosciuto – in linea con l’attività di indagine condotta dalla D.I.A. – che sia stata proprio tale vicinanza l’origine dell’impressionante escalation imprenditoriale di Antonino e del figlio Carmelo Paratore.

Le indagini svolte dalla D.I.A. hanno, infatti, passato sotto la lente di ingrandimento ben quaranta anni della loro evoluzione economica ed imprenditoriale. Da umile carpentiere Antonino Paratore è divenuto uno tra i più facoltosi imprenditori siciliani. Le complesse indagini patrimoniali, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia etnea, hanno consentito di appurare che l’ascesa imprenditoriale della citata famiglia ha avuto una formidabile impennata intorno alla fine degli anni 90 e che gli investimenti compiuti in quegli anni risultano caratterizzati da massicce immissioni di capitali non giustificate dalla capacità economico – finanziaria, flussi di denaro – sanciscono i Giudici del Tribunale Misure di Prevenzione – provenienti dall’attività illecita del boss Maurizio Zuccaro. Il quadro probatorio presentato all’Autorità Giudiziaria, oggi pienamente condiviso e richiamato nel decreto di confisca – è frutto di un lavoro investigativo minuzioso, che ha fatto emergere, tra l’altro, anche la perfetta correlazione temporale tra la crescita imprenditoriale delle imprese ed il ruolo di vertice assunto di fatto da Maurizio Zuccaro in seno al clan Santapaola-Ercolano.

Il provvedimento di confisca riguarda un patrimonio consistente in 14 società di capitali (operanti prevalentemente nei settori della raccolta e trattamento dei rifiuti, nella gestione di stabilimenti balneari, nell’acquisto, nella gestione e nella vendita di immobili), 8 fabbricati e in svariati rapporti finanziari, che da oggi è sotto il controllo dello Stato, per un valore complessivamente stimato in oltre 100 milioni di euro.

Il Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione – ha disposto nei confronti dei due Paratore padre e figlio, la misura della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di anni tre.