Porto di Trapani: al via i lavori per il recupero, demolizione e smaltimento dei relitti sommersi

Trapani – Sono iniziate, nei giorni scorsi, le operazioni di recupero di nove relitti sommersi nello specchio di porto antistante la Banchina Isolella Nord e la Banchina Sporgente Ronciglio.

I lavori di rimozione, che si prolungheranno fino a tutto il mese di gennaio come previsto da una ordinanza della Capitaneria di Porto di Trapani sono stati affidati dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale a una ditta specializzata nel settore che avrà, anche, il compito di procedere alla demolizione e allo smaltimento dei rifiuti eventualmente prodotti secondo la normativa vigente.

In virtù della sinergia creatasi tra l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Occidentale, la Capitaneria di Porto di Trapani e gli operatori portuali, a vario titolo interessati, la rimozione dei relitti aumenterà l’operatività dello scalo di Trapani consentendo una migliore ridistribuzione degli ormeggi e aumentando la capacità di intervento dei servizi tecnico nautici (rimorchiatori, piloti ed ormeggiatori) oltre a rappresentare un importante intervento a tutela dell’ambiente marino.

Tale attività è successiva all’incontro che si è tenuto, nei giorni scorsi, presso gli uffici della Capitaneria di Porto di Trapani quando il Capo del Compartimento Marittimo Guglielmo Cassone, congiuntamente ai funzionari dell’Autorità di Sistema Portuale, ai rappresentanti dei servizi tecnico nautici e ai terminalisti interessati, ha avviato un tavolo tecnico relativo all’andamento dei lavori relativi al dragaggio del porto che, una volta terminato, aumenterà il livello di sicurezza delle manovre in entrata e uscita dal porto consentendo, al contempo, un auspicato aumento del traffico marittimo.

“Non c’è stato alcun arricchimento, le mani del vescovo sono pulite”

Trapani – Quasi tre ore di arringa e altrettante ancora pare ne serviranno all’avvocato Mario Caputo per giungere a quella che appare una richiesta scontata, già dal tenore di questa prima parte di intervento davanti al Tribunale di Trapani, presidente giudice Franco Messina a latere i giudici Nodari e Badalucco. Una richiesta di assoluzione per non aver commesso il fatto, si presume sarà questa quella che formulerà l’avvocato Caputo a totale difesa del suo eccellente assistito, il vescovo emerito della Diocesi di Trapani, mons. Francesco Miccichè. Nel 2012 fu rimosso da Papa Benedetto XVI dalla guida della Curia di Trapani dopo il risultato dell’ispezione disposta dal Vaticano sui conti della Diocesi trapanese, condotta dal visitatore apostolico apposta nominato, l’allora vescovo di Mazara del Vallo mons. Domenico Mogavero.

Nel processo in corso mons. Miccichè si trova imputato di peculato, per avere distratto i fondi destinati alla Curia attraverso l’8 per mille. Fatti distinti, ma il comune denominatore appare essere l’estrema libertà con la quale l’allora vescovo di Trapani avrebbe fatto uso dei soldi finiti nelle casse della Curia. Una indagine penale scaturita da una inchiesta condotta per mesi e mesi dalla sezione di pg della Guardia di Finanza. La Procura all’esito del processo, durato 4 anni, 25 udienze, circa 50 i testimoni sentiti, ha chiesto per mons. Miccichè una condanna a quattro anni e sei mesi. La difesa con l’avvocato Mario Caputo, si è da subito mossa con il determinato intento di smontare le ipotesi di accusa, dicendo a chiare lettere che potevano essere ricercate le prove circa l’insussistenza dell’accusa, “ma questo non è stato fatto”. Anzi, l’avvocato Caputo, ha aggiunto che a suo vedere, rileggendo le pagine e pagine degli atti di indagine e quelli processuali, quanto detto dai testimoni e dai consulenti, “mons. Miccichè si trova imputato per non aver fornito le giustificazioni a movimenti bancari la cui illiceità la Procura avrebbe dovuto dimostrare, ma si è limitata solo ad annotare una serie di cifre in uscita”. Per l’avvocato Caputo “sarebbe stato accedere al computer usato dall’economo della Diocesi per trovare i riscontri, nessun soldo ha avuto destinazione diversa da quella sancita, opere di carità , assistenza al clero”.

Non è mancata anche il riferimento alle cronache giornalistiche, “mons. Miccichè vittima di una campagna mediatica”. “Cominciò un giornale di Alcamo scrivendo che il vescovo si era appropriato di 1 milione di euro dopo che due fondazioni erano state fuse in una sola (Auxilium e Campanile), accusa però risultata infondata, per poi continuare con racconti circa episodi di furto, appropriazione indebita, ricettazione, anche accuse di pedo pornografia, tutte vicende finite in archivio, è rimasto solo questo processo” ha sottolineato l’avvocato Caputo. “Ma questo processo non doveva essere nemmeno celebrato”.

La storia è nota, ma va riepilogata. Tra il 2009 e il 2012 circa 400 mila euro provenienti dalla Caritas, tratti dall’8 per mille, sono finiti dai conti correnti dedicati a quello della Curia e da qui attraverso prelevamenti, “mai direttamente fatti dal vescovo Miccichè”, secondo l’accusa anche sul conto anche personale dell’imputato. Denari dei quali sarebbero stati beneficiari anche i suoi familiari (in aula ieri erano presenti la sorella e il cognato Teodoro Canepa) per acquisto e ristrutturazione di immobili di pregio a Palermo e Monreale. “I rendiconti presentati alla Cei (Conferenza Episcopale Italiana) sull’utilizzo dei fondi dell’8 per mille – ha sottolineato l’avvocato difensore di Miccichè – sono stati sempre tutti approvati, di sbagliato c’è solo l’aver riversato il denaro nel conto corrente della Curia, ma qui i testi ci hanno detto che ciò ha sempre rappresentato una prassi, niente dolo dunque”.

Diverso l’avviso della Procura. Quei soldi trasferiti dai conti dedicati a quello della Curia, una volta impiegati non finivano nel rendiconto ufficiale da inviare alla Cei. Soldi mal spesi? “Ma quando mai, sono sotto gli occhi di tutti gli interventi realizzati, dalla biblioteca diocesana, al monastero delle Clarisse, dalla Chiesa Regina Pacis agli aiuti per il Terzo Mondo, anche per gli aiuti alle popolazioni di Haiti dopo un devastante terremoto”. C’è la parte dei una certa somma finita a favore dei familiari, “basta cercare le prove e trovare la restituzione di somme in contanti da parte del vescovo al cassiere della Curia”. Nella memoria dell’accusa si descrivono però atti e comportamenti di altro tenore, si indica il possesso di un portafoglio titoli, tenore di vita sfarzoso, proprietà immobiliari. Come documentato dall’azione di indagine della Guardia di Finanza. Ma per la difesa si tratta di “affermazioni improprie”.

Si è citato il teste Occhipinti, ex autista personale del vescovo, “che ha fatto cenno come spesso una panino era sufficiente per il pasto durante i loro spostamenti”, ha poi definito normale che il vescovo Miccichè “possa aver investito le proprie liquidità, tratte dallo stipendio da vescovo, nei titoli”. Il difensore ha anche parlato di una cifra ingente , 193 mila euro, percepita tra il 2007 e il 2012 per l’esercizio della propria attività ecclesiale, cerimonie di vario genere, che puntualmente destinava al Seminario vescovile: “se era uno avvezzo al denaro – ha sottolineato l’avv. Caputo – avrebbe avuto ottima occasione per tenere per se quel denaro che era frutto di offerte”. Per il difensore di mons. Miccichè le testimonianze che la Procura ha indicato essere fonte di prova, quella dell’ex direttore della Caritas, Sergio Librizzi (sospeso dalla tonaca dopo essere finito condannato per gravi reati di violenza sessuale), e dell’ex direttore amministrativo della Diocesi, mons. Ninni Treppiedi, non sarebbero così decisive per poter accusare l’ex vescovo Miccichè.

L’arringa proseguirà la prossima settimana, poi, dopo la replica del pm, ci sarà la sentenza. “Mi auguro – ha detto l’avvocato Caputo – che alla fine potranno essere coincidenti la verità processuale e quella reale, a favore del mio assistito”.

Qualità della vita: Trapani all’85 posto

Roma – Non siamo certo ancora il top come “Qualità della Vita”, ma in questo 2024 pare che Trapani sia uscita dal fondo classifica, arrivando all’85° posto abbandonando il 99° del 2023. Ancora una volta è attenta e approfondita l’analisi economica e sociale del Sole 24 ore.

I settori presi in considerazione sono: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.

La performance migliore del Trapanese si registra pr ciò che riguarda i canoni medi di locazione – dove si colloca al primo posto per incidenza percentuale sul reddito medio pro capite; la peggiore il pagamento delle fatture entro i termini che la colloca al 107° posto.

Il Trapanese risale di 14 posizioni la classifica delle province italiane rispetto all’edizione 2023 del report. Ma rimane molto da fare e da raggiungere rispetto ad altri territori del nostro Paese.

A livello nazionale Bergamo sale sul gradino più alto del podio seguita da Trento e Bolzano. In Sicilia fanno peggio di Trapani Palermo, che si colloca al 100° posto, Siracusa 104^, Caltanissetta 98^, Enna 97^, Agrigento 96^ e Messina al 91° posto. Va meglio solo per le province di Catania, 83^, e Ragusa all’81° posto.

Potete leggere la notizia sul Sole 24 Ore

Verso il 21 marzo. Ricordato oggi Giuseppe Montalto, agente di polizia penitenziaria

Trapani – Si è tenuto oggi a Trapani organizzato dall’Istituto Comprensivo a indirizzo Musicale ‟Giuseppe Montalto” l’incontro in memoria di Giuseppe Montalto, agente di polizia penitenziaria, vittima di mafia e Medaglia d’Oro al Valor Civile.

Presente il Prefetto Daniela Lupo.L’evento si inserisce nel programma delle iniziative “I 100 passi verso il 21 Marzo” promosse dalla Prefettura d’intesa con l’associazione “Libera, Associazioni, nomi e numeri CONTRO LE MAFIE”, per sensibilizzare la comunità scolastica e la cittadinanza sull’importanza della memoria e dell’impegno nella lotta contro le mafie, in vista dell’evento che si svolgerà il 21 marzo prossimo nella città di Trapani.

La manifestazione, cui erano presenti anche la vedova di Giuseppe Montalto, il Dirigente Scolastico Salvatore Vultaggio e i docenti dell’Istituto comprensivo a indirizzo musicale ‟Giuseppe Montalto”, il sindaco di Misiliscemi Antonino Tallarita, la referente per la scuola del presidio Giangiacomo Ciaccio Montalto di Libera a Trapani Susanna Scaduto e il vice presidente della consulta giovanile, ha costituito per gli alunni, uno spunto di riflessione sul sacrificio di chi ha dato la vita per difendere i valori della giustizia e della legalità.

Estorceva denaro alla madre con la violenza, giovane 24enne finisce ai domiciliari

Trapani – In manette un 24enne trapanese presunto autore di una serie di estorsioni e rapine ai danni della madre iniziate nel 2018. L’arresto è stato effettuato dagli agenti della polizia del capoluogo.

Il ragazzo è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, con braccialetto elettronico, disposta dal Gip di Trapani, su richiesta della Procura, per le continue richieste di denaro rivolte ai prossimi congiunti e, in particolare alla madre, accompagnate da violenze,
atti vessatori e minacce.

Stando alle dichiarazioni delle vittime, ogni giorno, l’arrestato si faceva consegnare dai familiari somme dai 35 ai 50 euro, anche sotto forma di ricariche postepay; se il genitore si rifiutava, il 24enne andava in escandescenze e distruggeva tutto quello che gli capitava a tiro. Quando non riceveva il denaro richiesto, il giovane minacciava di rivolgersi alla nonna convivente; per non turbare la serenità dell’anziana donna, la madre era pertanto costretta a soddisfare le richieste del figlio.

In breve tempo, le continue pretese di soldi avrebbero impoverito il nucleo familiare, costretto a rinunciare anche ad alcuni accertamenti medici, per l’impossibilità di far fronte alle relative spese.
I familiari, stanchi delle violenze e delle continue richieste, hanno infine deciso di sporgere denuncia in Questura. Gli investigatori della Squadra mobile di Trapani, attraverso le dichiarazioni delle vittime, hanno ricostruito anni di violenze e soprusi, a partire dal 2018 e senza soluzione di continuità, correlate a minacce di morte e danneggiamento di oggetti e arredi della casa.

“Grazie Jasmin”, la dedica di Antonini a coach Repesa dopo la vittoria contro Trento

Trapani – Il patron del Trapani Shark Valerio Antonini – con un lungo messaggio ringrazia coach Jasmin Repesa dopo la vittoria sulla capolista Trento.

Le parole dell’imprenditore romano. “Grazie Jasmin, non è il titolo di una canzone ma il sentimento che oggi ho provato nel vedere la mia squadra trionfare contro una grande Trento che ringrazio per averci conteso la vittoria fino alla fine, disputando un match memorabile. Sono orgoglioso, emozionato ma al tempo stesso consapevole di aver fatto la scelta giusta scegliendo te come Coach. Grazie Jasmin è il ringraziamento che sento di doverti fare per quello che mi stai regalando e che stai regalando a tutta Trapani. Sei un vero leader, un uomo serio, dedito al lavoro, aziendalista e innamorato di questo sport. Lo fai con la passione che dovrebbero avere tutti quelli che hanno la fortuna di poter stare a certi livelli, lo fai con l’intelligenza di chi sa quando è il momento di arrabbiarsi, di esultare, di perdere tempo, di chiamare time out. Non sbagli una mossa non perché sei un mago ma perché sei uno straordinario perfezionista. E oggi so che il mio sogno, il sogno di tutti i Trapanesi, di vincere lo scudetto, è più che mai realtà anche grazie a te ed io ci credo sempre di più.

In questa atmosfera favolosa con uno straordinario tifo che travolge e stordisce anche i nostri avversari incapaci di gestire tanta passione e tanto coinvolgimento come quello visto stasera, Trapani ora sa, Trapani non ride più alle parole del suo Presidente, Trapani ci crede come me e come te, Jasmin. Avanti ora verso Milano, partita che tu sai cosa significa, la partita più importante fin ora della storia sportiva trapansese, perché contro i campioni d’Italia e addirittura con 6 punti di vantaggio dopo 11 giornate. Non è un sogno ma una splendida realtà. E tu devi provare a farci il miglior regalo di Natale che possiamo desiderare di avere. Sarà difficile, perché loro sono i campioni in carica, perché hanno dalla loro storia e tradizione, ma tu sei l’unico che può portarci alla vittoria. Grazie Jasmin perché hai aiutato il tuo Presidente a portare in alto il nome di Trapani, a farci sentire orgogliosi e a regalarci emozioni uniche. Con il tuo impegno e la tua leadership, non solo ci stai guidando verso il successo, ma ci stai facendo vivere un sogno che pensavamo impossibile. Avanti insieme, uniti per raggiungere nuovi traguardi!”.

Il Trapani di coach Repesa vanifica l’imbattibilità della capolista

Trapani – Nella undicesima giornata del campionato di serie A 2024-25 gli squali di Jasmin Repesa vanificano l’imbattibilità della capolista Trento e riescono a strappare una vittoria meritatissima davanti al proprio pubblico. Trapani Shark-Trento 107 a 99.

Si ferma a Trapani la corsa della Dolomiti Energia Trento. Prima sconfitta in questa stagione di Serie A. Dopo 10 vittorie consecutive, arriva il primo stop per la capolista Dolomiti Energia Trentino, sconfitta 107-99 dalla Trapani Shark. Il big match di questa 11esima giornata regala spettacolo, e sia la gara che il fine gara mantiene le attese, con la squadra di Jasmin Repesa che centra il sesto successo in fila e arriva a quota 18 punti in classifica, a meno due dall’Aquila di Paolo Galbiati.

La Trapani Shark vince guidata da uno strepitoso Amar Alibegovic con 30 punti in 25′, con 9 su 13 da due, 4 su 5 da tre, e 6 rimbalzi. A dargli man forte Gabe Brown, 14 punti, Horton, 12, e Robinson, 11 con 9 assist, senza dimenticare i 9 punti di Eboua e gli 8 di Notae.

A Trento non sono sufficienti i 17 punti ciascuno di Lamb e Ford, i 16 di Bayehe, i 14 punti di Pecchia e gli 11 a testa di Ellis e Zukauskas, in una giornata in cui Cale stecca e chiude con soli 3 punti.

Con questo successo la formazione di Repesa va a 9-2 in stagione, mentre Trento resta in vetta sul 10-1. La prossima settimana le due squadre affrontano rispettivamente Virtus Bologna e Olimpia Milano.

Trapani Shark-Dolomiti Energia Trentino 107-99

Trapani: Eboua 9, Notae 8, Horton 12, Robinson 11, Rossato 5, Alibegovic 30, Galloway 7, Petrucelli 3, Mollura ne, Pleiss 6, S. Gentile 2, Brown 14. All. Repesa.

Trento: Ellis 11, Cale 3, Ford 17, Pecchia 14, Niang 7, Forray 3, Lamb 17, Bayehe 16, Badalau ne, Zukauskas 11. All. Galbiati.

Calcio: presentati Capuano e Pavone. Per il neo tecnico:”Trapani come Liverpool”

Trapani – Presentati, stamane il nuovo direttore sportivo del Trapani Giuseppe Pavone e il neo tecnico granata Ezio Capuano. E’ stato il presidente Valerio Antonini a fare gli onori di casa e in apertura, il ringraziamento al tecnino Aronica per aver accettato l’incarico e per come ha accettato l’esonero, spiegando anche i motivi per cui è stato necessario dare una nuova struttura a tutta la squadra.

“Il direttore Pavone – ha detto Antonini – farà un lavoro straordinario e vedremo i primi risultati già a gennaio. Mancava un direttore credibile, si era creata una sorta di casa del Grande Fratello, forse sarei dovuto intervenire prima. Oggi sono ancora più convinto che recupereremo questo campionato, in caso di esclusione di Turris e Taranto avremmo solo cinque punti di svantaggio sul Benevento”. Sul neo allenatore. “In panchina avevamo bisogno invece di un uomo di grande impatto, dovevamo rompere alcune situazioni che si erano create nello spogliatoio. Io credevo che nel calcio l’allenatore fosse importante fino a un certo punto, non mi sembra che l’Avellino abbia Mourinho, invece mi sbagliavo. Il risultato arrivato contro la Casertana nasce dalla determinazine tipica della squadre di Capuano, per noi è iniziato un nuovo campionato”.

Capuano e Pavone dal canto loro hanno detto chiaramente che la squadra non sarà rivoluzionata, ma rimpinguata. In particolare l’allenatore campano si è detto molto contento del gruppo di giocatori trovato a Trapani, affermando che sono grandi uomini prima di essere grandi giocatori.

Capuano, si è detto entusiasta di tornare a Trapani e di avere come presidente Valerio Antonini. “Non ero mai stato in una società con questa organizzazione. Sento questa squadra già mia a differenza di quanto mi è successo in passato, spesso ho scelto in modo errato. Faccio un ringraziamento ad Aronica perché ho trovato dei ragazzi pronti, ho fatto solo dei piccoli aggiustamenti. Penso di guidare una squadra forte, io ho allenato anche in Serie A all’estero ma Trapani sembra Liverpool. Lescano? Non centra nulla con questa categoria, si trova ancora in Serie C perché è una testa di c***o (ride mentre lo dice)”. E poi prosegue “Da Foggia sono andato via io, ma in virtù dell’art.8 mi sono dovuto fare esonerare per poter tornare subito in campo. Io sono venuto qui, all’interno di una società tra le più forti in Italia, per un unico grande obiettivo. A Taranto sono riuscito a portare più di diecimila persone allo stadio, oltre alle tante plusvalenze che siamo riusciti a creare. Modulo? Io ho difensori centrali che possono giocare con la sigaretta in bocca. Il nostro gol con la Casertana nasce dal recupero palla di un fenomeno come Carriero, che ho solo io. Questa squadra ha solo bisogno di qualche piccolo aggiustamento, Pavone insieme a Marotta e Corvino è uno dei migliori. Mi hanno già chiamato calciatori che giocano in Serie B perché vogliono venire a Trapani“.

Nel frattempo l’obiettivo, in vista dell’ultima gara di questo 2024, sarà quello di chiudere con un’altra vittoria, quella con il Foggia, che per il nuovo allenatore granata sarà un misto di emozioni contrastanti dopo l’addio di qualche settimana fa.

Le parole di Pavone: “La mia prima prerogativa è il rispetto, ho trovato una bella squadra e i ragazzi si stanno impegnando al massimo per risalire la china. Vorrei soffermarmi sul primo tempo della gara con il Benevento, dove alla fine della partita siamo caduti in un burrone. Adesso abbiamo la possibilità di vedere la vetta, io a Trapani ho già vinto un campionato”.

Al PalaShark alle 18.15 big match tra Trapani Shark e Dolomiti Energia Trentino

Trapani – Stasera sul parquet del PalaShark nel big match dell’undicesima giornata di LBA, palla a due alle 18.15, gli squali di coach Jasmin Repesa attendono la capolista imbattuta da dieci gare consecutive, la Dolomiti Energia Trentino.

Jasmin Repesa “La squadra sta bene. Sicuramente sappiamo che ci sono problemi con gli infortuni, giocatori che stanno svolgendo programmi individuali per recuperare. Fondamentale è stato il sacrificio fatto dal presidente con due nuovi innesti. Abbiamo preparato la partita, dobbiamo sapere che affrontiamo un avversario molto forte, che sta giocando un basket eccellente. Sarà sicuramente una partita molto impegnativa. Quando parliamo di Trento, i primi numeri ai quali dobbiamo stare attenti sono la percentuali da tre punti. Lamb, Zukauskas, Ford. Tutti tiratori di altissimo livello. La difesa deve essere attenta, aggressiva, vicina agli avversari. Allo stesso tempo sono terzi a rimbalzo in attacco, c’è il rischio che aprendo la difesa con più aggressività rimanga un buco sotto canestro. Per fare in modo che tutti i due aspetti siano a posto, ci vuole un’attenzione, coesione e comunicazione di altissimo livello. E mettere grinta. Ci aspetta un compito davvero molto importante: fermarli a rimbalzo, non permettere punti facili, tiri aperti. E non perdere tante perse permettendogli di correre. Senza dimenticare id seguire Niang e Pecchi, bravi nei tagli senza palla. Per questo motivo sono primi, ci sono tante cose che fanno davvero bene”.

Gli avversari: la Dolomiti Energia Trentino, protagonista di un inizio di stagione da record con dieci vittorie consecutive, dal canto suo sogna proprio di aggiungere a Trapani l’undicesimo successo, in una sfida che si preannuncia durissima sul campo della seconda forza del campionato, il PalaShark di Trapani.

Al momento la classifica vede i bianconeri al comando con 20 punti, seguiti a pari merito a quota 16 da Trapani, Virtus Bologna e Brescia. Trapani che al momento è il miglior attacco della LBA con 92.4 punti di media, la migliore per palle recuperate (8 a partita) e la squadra con la miglior percentuale ai tiri liberi (83%). Inoltre, è seconda per assist e valutazione complessiva, seconda per minor numero di palle perse, quinta per percentuale da due (55.4%) e quarta da tre (37.8%), dimostrando una straordinaria efficienza offensiva.

Trento arriva alla sfida con due vittorie consecutive in trasferta: la prima a Scafati per 110-119 e la seconda a Sopot per 70-82. Per battere la corazzata Trapani reduce da cinque vittorie consecutive, incluse le affermazioni a Brescia e a Trieste, a loro servirà replicare una solidità difensiva unica. La Dolomiti Energia Trentino dovrà ancora fare a meno del lungo americano Selom Mawugbe, fermo ai box per un problema muscolare.

A Trapani l’albero di natale della sicurezza sul lavoro

Trapani – Per la prima volta arriva a Trapani l’iniziativa di sensibilizzazione “L’Albero della Sicurezza” opera che l’artista Francesco Sbolzani ha donato all’Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro (Anmil) e poi condivisa con il Movimento Lavoratori di Azione Cattolica (Mlac), costituita da un insieme di caschi protettivi, anche usati, installati a forma di albero di Natale.

Promossa dal 2022 per tutto il periodo natalizio, l’iniziativa punta a fare memoria delle tante lavoratrici e dei tanti lavoratori morti sui luoghi di lavoro – i dati resi noti dall’Inail come sappiamo ogni giorno dalla cronaca sono tragici – e a tenere alta l’attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro.

Grazie all’impegno della Sede ANMIL di Trapani e dall’ Ufficio della Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Trapani “l’albero della sicurezza” è stato allestito presso piazza Vittorio Veneto davanti alla sede del Comune di Trapani, nel centro storico, come segno di testimonianza e d’impegno che deve interpellare tutti i cittadini in un periodo di festeggiamenti in cui tante famiglie di vittime del lavoro fanno i conti ancora più duramente con le ferite incancellabili di questa piaga sociale.

“Abbiamo voluto realizzare anche a Trapani quest’iniziativa per porre un segno – dice il presidente ANMIL Giuseppe Castiglione – ringrazio il comune per la disponibilità e anche Sicindustria per l’offerta dei caschi che compongono l’opera, frutto dell’idea artistica di Sbolzani che ha creato un’installazione replicabile, esempio di arte d’impegno civile. Il fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, purtroppo, riguarda tutti e non conosce festività.”

“Abbiamo recentemente incluso nella squadra del nostro ufficio anche una vittima del lavoro perché non bisogna mai dimenticare che dobbiamo partire dalle vittime per affrontare questo delicatissimo tema su cui non abbiamo ancora imparato ad assumerci tutti la nostra quota di responsabilità. – dice Gino Gandolfo direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale della salute – Siamo impegnati a diffondere la cultura della sicurezza e i numeri da brivido degli incidenti sul lavoro devono vedere forze sociali sindacali ed istituzionali, lavoratori e cittadini, tutti impegnati sullo stesso fronte. Nel 2024 nel nostro territorio trapanese gli infortuni denunciati sono stati1588 mentre gli infortuni mortali sono 9 (nel 2023 erano stati 4). Il dato di 3 morti al giorno non può che scuotere la coscienza di ognuno di noi e speriamo dunque che l’albero sia un piccolo segno di questa riscossa anche nel nostro territorio”.

L’albero della sicurezza sarà presentato lunedì prossimo 16 dicembre alla presenza del presidente ANMIL Giuseppe Castiglione, del direttore dell’Ufficio di pastorale sociale ed il lavoro Gino Gandolfo, di Daniela Armato dell’Inail e del sindaco di Trapani. L’appuntamento presso l’aula Sodano (Palazzo d’Alì) alle ore 12.